Il copilota probabilmente responsabile del disastro aereo in Francia, Andreas Lubitz, il cui ritratto era stato illustrato in un altro nostro articolo, diviene un’immagine sempre più chiara agli occhi di chi in realtà non lo ha mai conosciuto.
Il tabloid “Bild” ha intervistato la ex del ragazzo, che lavorava come assistente di volo anche con lui, con cui aveva avuto una relazione di nascosto dagli altri colleghi. Alcune frasi del pilota riportate dalla 26enne fanno molto discutere, come questa: “Un giorno farò qualcosa che cambierà tutto il sistema, tutto il mondo conoscerà il mio nome“. Era quindi tutto premeditato? O si riferiva semplicemente alla volontà di diventare famoso per la sua bravura, documentata dai vari certificati ricevuti?
Ipotizza, inoltre, un movente che tuttavia giustificherebbe il solo suicidio: “Se ha fatto quello che ha fatto, è perché ha capito che a causa dei suoi problemi di salute il suo grande sogno del lavoro per Lufthansa, di diventare capitano e pilota di lunga distanza, era praticamente irrealizzabile”. Varie sarebbero infatti le prove del peso di questa situazione sul ragazzo: l’emittente televisiva tedesca “N24” riferisce che a metà giugno avrebbe avuto una visita medica che certificasse un prolungamento dell’idoneità al volo. Secondo il “New York Times” i problemi mentali avrebbero più o meno condizionato anche quelli visivi di Lubitz (la sua vista si era già abbassata del 30%, secondo “Le Figaro”), e tutto ciò avrebbe potuto compromettere seriamente la sua carriera. “Non ha mai parlato molto della sua malattia. Solo del fatto che per questo era sotto trattamento psichiatrico”, rivela la ragazza. Anche se l’ospedale presso cui era in cura ha sempre smentito che il copilota fosse depresso, probabilmente a causa della legge tedesca che protegge la privacy del paziente anche dopo la morte dello stesso. Molti dei farmaci ritrovati a casa del ragazzo, e certificati medici fatti a pezzi, non erano stati resi noti alla compagnia presso cui lavorava. Nessuna prova di eventuali dipendenze da droga o alcol.
La ex si era separata da Lubitz perché “era sempre più evidente che lui aveva un problema. Nelle discussioni crollava e mi urlava addosso. Avevo paura. Una volta si è persino chiuso in bagno per un lungo periodo. (…) Abbiamo parlato sempre molto anche di lavoro e in quei frangenti era un’altra persona. Si arrabbiava per le condizioni in cui dovevamo lavorare. Troppo poco denaro, paura per il contratto, troppa pressione. (…) Una notte si è svegliato e urlava ‘Precipitiamo!‘, perché aveva avuto un incubo. Ma poteva nascondere bene agli altri quel che gli stava veramente accadendo”. Nonostante questo, “Privatamente era molto tenero, aveva bisogno d’amore. Era una brava persona, in grado di essere tanto dolce. Mi regalava fiori”.
La fidanzata del copilota sarebbe incinta, secondo un’indiscrezione del “Corriere della Sera” e del titolare di una pizzeria che i due frequentavano: i ragazzi hanno scritto i loro nomi insieme sulla cassetta della posta della casa in cui convivevano e probabilmente si sarebbero sposati a breve.