E’ trascorsa quasi una settimana dalla visita partenopea del Papa, ma alcune “vicende” legate a questo evento stanno ancora facendo parlare di se. Non ci riferiamo alle buche tappate ad hoc di cui vi abbiamo parlato la scorsa settimana e nemmeno alla famosa citazione del Papa che salutò i fedeli con l’ormai famosissimo “A Maronn v’accumpagn”, ma di un “caloroso abbraccio” ricevuto dal Santo Padre.
Lo scorso sabato, durante la messa celebrata dal Papa nel Duomo di Napoli, il Cardinale Sepe annuncia con una punta di orgoglio la sua decisione di aver dato uno strappo alla regola alla clausura delle suore di 7 conventi napoletani, scatenando l’euforia di quest’ultime. Le sorella accalcano l’altare del Duomo circondando il Papa, abbracciandolo e porgendogli doni di ogni tipo. La scena apparsa agli occhi dei fedeli è quasi comica, tanto da suscitare l’ilarità generale dei presenti.
Il Cardinale Sepe, imbarazzato per quell’improvviso fuori programma, richiama le sorella all’ordine, lasciandosi scappare anche qualche piccola “imprecazione”: “Sorelle, tornate al vostro posto, consegnerete dopo i regali!” e ancora “E meno male che sono in clausura, non oso immaginare cosa avrebbero fatto se non lo fossero state”.
Entro pochi minuti tutto ritorna alla tranquillità e la funzione riprende il suo regolare svolgimento, ma l’episodio non passò inosservato a Luciana Littizzetto che, nella puntata del giorno seguente di “Che tempo che fa”, delineò il simpatico episodio con un commento leggermente al vetriolo: “Non si sa se le suore abbiano reagito così alla vista del Papa perché non avevano mai visto il Santo Padre o perché non avevano mai visto un uomo in vita loro”, definendole di fatto delle “represse”.
Su questo commento “alla buona” ci abbiamo fatto tutti una risatina su ma, la Lucianina Nazionale (e anche noi), non si sarebbe mai aspettata una replica delle citate suore che, tra l’altro, non è arrivata tramite una “bolla papale” ma in un inatteso e modernissimo post su facebook, alla faccia della clausura e delle rigide regole dei conventi. Il profilo facebook del Monastero Clarisse Cappuccine di Napoli condivide il video Youtube dove la Littizzetto fa la sua esclamazione incriminata, commentando così: “Ci dispiace che la Littizzetto, che abbiamo apprezzato in altre occasioni, abbia pensato che le “represse” monache di clausura stessero aspettando il Papa abbracciare un uomo … probabilmente per fare questo avremmo scelto un altro luogo e ben altri uomini … se avessimo voluto. Non sarebbe forse il caso, cara Luciana, di aggiornare il tuo manzoniano delle monache in vita contemplativa ?”
Una risposta del tutto inaspettata, ironica e assolutamente fuori dal comune. Immaginiamo la Madre Badessa che, come una moderna Selvaggia Lucarelli ecclesiastica, inforca il rosario, ehm .. la tastiera e gliene manda a dire quattro alla povera Luciana che sulle battute di questo genere ci ha costruito una lunga carriera. Chissà se, magari, la Littizzetto replicherà a questa riposta assolutamente singolare delle monache o se ascolterà il loro consiglio con un’apertura mentale verso la visione della vita di clausura incriminata.
Speriamo che, nel caso in cui l’episodio si dilungasse, quest’ultimo continui ad essere circondato dalla leggerezza che merita, confidando assolutamente nella “buona fede” di Luciana e delle suore, che hanno avuto modo di dimostrarci come anche un ambiente poco conosciuto e, forse, erroneamente giudicato come quello dei conventi, monasteri e della vita di Chiesa in generale, si stia adattando ai nostri tempi, proiettandosi in una nuova dimensione.