La cronaca è abituata a riportare notizie riguardanti i famosi petardi inesplosi nel periodo di Capodanno, quando Forze dell’ordine e Istituti di istruzione attuano una vera è propria campagna preventiva per educare adulti e piccoli a districarsi con materiali tanto pericolosi quanto affascinanti come i botti e i petardi. È per questo motivo che questa notizia appena giunta dalla Calabria ci coglie di sorpresa.
Ci troviamo a Soriano Calabro, comune calabrese della provincia di Vibo Valentia, dove un bambino di 10 anni è stato ricoverato in ospedale dopo che quest’ultimo si è ferito ad una mano proprio per un petardo inesploso. Il piccolo, per motivi ancora da accertare, non era presente in classe durante l’orario delle lezioni e si trovava nel cortile del Liceo Scientifico del paese dove avrebbe raccolto un petardo che si trovava li per terra. Non è chiaro ancora se il bambino avesse con se un accendino o altri materiali infiammabili per poter dare fuoco alla miccia del petardo, fatto sta che il piccolo rotolo di carta pieno di polvere esplosiva ha preso fuoco, provocando un’esplosione che gli ha arrecato gravi danni alla mano destra.
Dopo l’esplosione il bambino ha attirato subito l’attenzione di alcune persone presenti all’interno del Liceo ed è stato immediatamente trasportato in ospedale con un’ambulanza. Nonostante i tempestivi soccorsi, i medici hanno dovuto portare il piccolo in sala operatoria per l’amputazione di due falangi. L’intervento chirurgico si è reso necessario per il pericolo che l’esplosione avrebbe potuto comportare all’intera mano del bambino.
Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri di Soriano, i quali hanno molti punti da chiarire in merito a questo episodio risultato sin da subito molto anomalo. Innanzitutto, bisogna capire perché il bambino si trovasse in quel luogo e non a scuola e, soprattutto, se la famiglia fosse a conoscenza degli spostamenti del minore. C’è anche da capire se il petardo raccolto dal bambino si trovasse in quel luogo sin dal periodo natalizio, ovvero, quando si è soliti usare questo tipo di materiali. Se questa ipotesi fosse vera, i dirigenti dell’istituto dovrebbero spiegare alle autorità la mancanza di un’accurata igiene di un luogo frequentato perlopiù da adolescenti. Inoltre, bisogna capire se davvero il bambino si sia procurato da solo l’accendino o fiammifero che ha utilizzato per infiammare la miccia del petardo.