Il 21 Marzo, giorno in cui la primavera ha fatto la sua entrata ufficiale, a Casal di Principe è stato assegnato il premio alla legalità indetto in onore di Don Giuseppe Diana, parroco della stessa città, ucciso dalla camorra il 19 Marzo del 1994. Tale premio viene assegnato a quei personaggi che si sono distinti in vari ambiti, dal sociale al politico passando anche per lo spettacolo, e che, grazie al loro contributo, hanno colto a pieno il messaggio che il Comitato Don Peppe Diana diffonde sin dalla sua istituzione.
I vincitori di quest’anno sono il parroco Don Luigi Ciotti, il magistrato Raffaele Cantone e il regista e showman Pierfrancesco Diliberto, meglio conosciuto al pubblico con lo pseudonimo di Pif. Ma vediamo meglio chi sono questi personaggi e quali sono state le motivazioni che gli hanno permesso di portare a casa questo riconoscimento degno di merito.
Il parroco Don Luigi Ciotti, sin dalla giovane età, ha dedicato il suo impegno per il recupero di giovani disagiati e per la creazione di progetti educativi per gli adolescenti detenuti presso i carceri minorili. E’ co-fondatore dell’associazione “Gruppo Abele”, che si dedica alla lotta contro le dipendenze da alcool e stupefacenti, e di Libera, che lotta contro i soprusi della mafia in tutta Italia. Per Don Ciotti non si tratta del primo riconoscimento in ambito dell’antimafia: già negli anni precedenti ha ricevuto numerosi premi inerenti al suo operato.
Raffaele Cantone è un magistrato napoletano e, da circa un anno, è presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Cresciuto nei quartieri partenopei più difficili, Cantone ha da sempre lavorato a stretto contatto con gli organi antimafia: nel 2013, infatti, l’allora presidente del Consiglio Italiano Enrico Letta chiese la sua presenza in una “taske force” per la proposta di nuove idee per la lotta alle mafie. È anche autore di molte pubblicazioni sia personali che in collaborazioni in merito a questo tema delicato, smuovendo le coscienze più oscure e ottenendo grandi consensi.
Pierfrancesco Diliberto o, se preferite, Pif è un attore e regista palermitano che si è fatto strada attraverso le luci della ribalta grazie al canale televisivo giovanile “Mtv” dove, con il suo programma “Il Testimone”, ha raccontato in prima persona delle realtà parallele fatte di eccessi e disagi. Grazie a questa attività, ha iniziato ad occuparsi anche della difficile realtà della mafia e degli innocenti che la subiscono. Nel 2013 esce il film “La mafia uccide solo d’estate”, di cui è attore e regista, dove egli racconta con una sottile ironia gli eventi sanguinosi di Cosa Nostra nella Sicilia degli anni ’80. Tale produzione ottiene numerosi riconoscimenti che vanno dal David di Donatello al Nastro d’Argento e l’impegno del giovane regista con la microcamera in spalla viene riconosciuto anche grazie a questo ulteriore premio.
Il Comitato Don Peppe Diana e l’associazione Libera hanno, inoltre, dato delle “Menzioni Speciali” ad altre figure meritevoli di nota per il loro impegno nella lotta alle mafie: stiamo parlando di Alessandra Pastore, Luigi Ferrucci e Michele Martino,
La decisione di premiare questi personaggi con un riconoscimento di grande valore morale è avvenuta già da molti mesi a questa parte, ma le due associazioni hanno deciso di rendere noti i nomi proprio in questo giorno per ricordare il 21 Marzo di ventuno anni fa, quando vennero celebrati i funerali del “parroco del popolo” barbaramente ucciso dalla camorra.