“Ieri sono stato a Napoli in visita pastorale: voglio ringraziare per la calorosa accoglienza di tutti i napoletani, tanto bravi. Grazie tante!”
Queste le parole con le quali papa Francesco, quest’oggi, dopo la recita dell’Angelus, ha commentato la visita nel capoluogo campano. Una giornata intensa, densa di contenuti ed avvenimenti per i napoletani, 10 ore trascorse con gli occhi perennemente incollati sull’”uomo con l’abito bianco”.
Un avvenimento storico che ha imposto il ripristino di una “parvenza di civiltà” lungo le strade cittadine. Tra lo sgomento e la perplessità di chi, quei quartieri e quella Napoli, la vivono sempre e da sempre. Strade tirate a lucido ed accuratamente ripulite, come assai di rado accade e “rattoppate” ad arte, palesando l’acuta accortezza di riasfaltare solo le buche che minavano il tragitto che il santo padre avrebbe percorso.
Un aspetto che non poteva sfilare sotto lo sguardo sempre vigile ed accorto dei napoletani, senza passare inosservato. Al pari delle altre sbavature che anno altresì e diversamente scalfito una giornata storica per il capoluogo campano.
Bandierine gialle a 50 centesimi o 1 euro, a seconda delle zone e delle circostanze, santini con ‘offerta a piacere’, foto in cornice del santo padre, orpelli, finanche le cover per cellulari e gadget vari: i venditori ambulanti salutano per un giorno calzini ed accendini per rifocillare le finanze, beneficiando al meglio dell’onda emotiva generata dal “Papa Day”. E non sono gli unici ad afferrare e praticare questo genere di politica.
Mentre il Papa celebra la messa in Piazza del Plebiscito, gli ambulanti che galleggiano a ridosso dell’enorme calca raccolta in preghiera, vendono “‘o calendario ‘e Francesco” a un euro. Il successo più prevedibile lo ha, però, riscosso il panino con la mortadella che, per un giorno, è stato prevedibilmente ribattezzato “il panino del Papa”.
Una cornice poco dissimile ha contornato anche le altre tappe che hanno scandito la visita pastorale del pontefice.
A Poggioreale, così come lungo le vie del centro storico, alcuni parcheggi, la cui tariffa massima è normalmente di quattro euro per l’intera giornata, hanno ben pensato di lasciar lievitare i prezzi fino a raggiungere i dieci euro per poche ore. Al cospetto delle prevedibili proteste, in qualche caso, la tariffa è poi scesa a cinque euro.
Ad alcune persone che attendevano il Papa oltre le transenne, a ridosso dell’istituto penitenziario, la polizia ha sequestrato un cartellone su cui era scritta una frase riferita presumibilmente a una persona detenuta nel carcere: “Mennella Zorro Hulk, ora pentiti anche davanti a Papa Francesco”. Il cartellone è stato portato al commissariato di Poggioreale, che avvierà le indagini del caso.
Ad onor del vero, risulta piuttosto utopistico pretendere ed auspicare che “tutto” filasse liscio e che certi limiti e quelle contraddizioni che, anche nel male, demarcano i tratti somatici di questa città, quantomeno al cospetto del massimo rappresentante terreno della Chiesa e di Dio, compiessero il fantomatico passo indietro.