“Alle 7 circa, ho sentito un forte boato, sono uscito e ho visto la pietra lavica sull’asfalto. Per fortuna nessuno si è fatto male, ma qui purtroppo, è sempre la stessa storia”: questa la testimonianza di un residente nella zona di Largo Grazie, a Torre Annunziata, luogo in cui è crollato per l’ennesima volta un edificio.
La facciata è completamente distrutta, ma vigili del fuoco, carabinieri e vigili urbani si sono prontamente recati sul posto per mettere in sicurezza l’area intorno alla struttura rasa al suolo, compreso il palazzo adiacente, disabitato.
Nessuna vittima per fortuna, ma si parla di tragedia sfiorata, in quanto un netturbino svolgeva il suo lavoro nella zona fino a pochi minuti prima dell’accaduto. Nelle prossime ore l’Ufficio tecnico procederà a eliminare le macerie.
Il proprietario dello stabile crollato è stato avvisato dai vigili urbani e ha commentato: “Chi deve provvedere a restaurare tutti i palazzi a rischio crollo dal terremoto degli anni ’80? Noi proprietari? E che fine hanno fatto i soldi che arrivarono per la ricostruzione nel 1983?”.
Infatti, sono oltre trent’anni che nel quadrilatero delle carceri avvengono episodi dello stesso tipo, in particolar modo d’estate. La causa sarebbero gli agenti atmosferici: la pietra lavica, inumiditasi in inverno, è asciugata dal sole di questi giorni.