II fatto che Gianni Molaro, uno degli spiriti creativi più talentuosi e all’avanguardia dell’alta moda contemporanea, sia sbocciato in primavera, proprio insieme alla primavera, non desta di certo stupore.
La freschezza e il brio, peculiari della stagione dei fiori, trovano, difatti, una puntuale e sempre impeccabile forma espressiva nelle “opere d’arte” che portano la firma e l’inconfondibile segno distintivo di Gianni Molaro.
Per capire l’anima dell’uomo Gianni, è doveroso munirsi dell’acuta sensibilità necessaria per spogliare gli occhi dal pregiudizio e consentirgli, così, di scrutare a fondo gli abiti dello stilista Molaro, per lasciarsi condurre a ridosso di quella linea sottile, ma realmente percepibile, lungo la quale, l’uomo e lo stilista, convergono e si fondono verso un equilibrio, armonico ed armonioso, generato da un sublime e meticoloso connubio, in cui l’uno, puntualmente, s’impegna a consegnare la sua parte migliore all’altro. E viceversa.
Un feeling, quello tra l’uomo e lo stilista, che vige da decenni e con sistematico e comprovato successo, si conferma capace di “rifiorire”, come rigenerato da nuova linfa, di collezione in collezione, proprio come la primavera fa con i fiori di pesco, leggiadri e delicati, ma supportati da un robusto e tenace arbusto.
Analogamente a quella leggera brezza, peculiare delle giornate che dondolano tra la malinconia dei maglioni infeltriti e la voglia di afferrare i costumi da bagno, riesce a vincere l’aridità dell’inverno per spianare la strada al sole d’estate, la vena creativa di Molaro e la sensibilità di Gianni, non conoscono limiti inviolabili né idee inafferrabili. Un estro troppo scaltro, quello di Molaro, una sensibilità altamente peculiare, quella di Gianni.
Pertanto, la fusione armonica di cotanta rarità, non può che generare un capo pregiato, troppo pregiato per risultare comprensibile a chi fugacemente ne scruta la superficie senza individuarne il cuore.
“Gianni” e “Molaro”, insieme, si rivelano sistematicamente capaci di disegnare sublimi primavere nella favola d’amore di tante spose e di contornare con petali di magia il red carpet dei corpi fasciati in eccelsi e sopraffini abiti da sera.
Per questa ed infinite altre ragioni, auguro a Gianni Molaro di abbracciare e di farci abbracciare, ancora, innumerevoli altre primavere.
Buon compleanno, Gianni