La questione “buche” a Napoli, ormai, è diventato un argomento di dominio e sgomento pubblico, che continua a provocare i suoi danni, scatenare le annesse polemiche e dare dei bei grattacapi all’amministrazione di Palazzo San Giacomo e a quelle di tutti i comuni della provincia.
Dall’inizio dell’anno a questa parte i cittadini non hanno fatto che chiedere, legittimamente, ad alta voce, interventi adatti per rimettere in piedi quella sicurezza che ogni cittadino dovrebbe quando circola per le strade della sua città, sia se quest’ultima riguarda il codice stradale o, per l’appunto, la stabilità del manto stradale.
A nulla sono serviti i numerosi casi di incidenti segnalati nei mesi scorsi, spesso con gravi conseguenze; a dare una “svolta” alla precaria situazione alle strade del napoletano ci ha pensato nientemeno che Papa Francesco !
Non stiamo parlando di una sorta di miracolo o di una “richiesta” diretta, la giunta comunale ha pensato bene di trovare una soluzione al problema in vista dell’arrivo del Papa nella città partenopea che, proprio in questa mattinata, ha fatto il suo trionfale ingresso nella cittadina Napoletana.
La scena che si presenta davanti ai nostri occhi è alquanto surreale, del tutto tragicomica: le vie del centro cittadino sono state completamente “rappezzate alla buona” proprio nei punti in cui il Papa farà il giro con la sua papamobile, il che potrebbe far davvero pensare “alla svolta” se non fosse per il semplice fatto che questi rattoppi sono stati fatti unicamente nel percorso stabilito mesi fa quando la notizia della visita papale è diventata ufficiale.
La vista di una sorta di “pista Papale” ha letteralmente infervorato quelle migliaia di cittadini che si sono battuti per mesi e mesi con l’intento di ricevere una Napoli sicura da chi dovrebbe garantire questo diritto a priori, innescando ulteriormente in questi ultimi la sensazione di beffa e di totale abbandono.
Su questo episodio c’è anche chi ha deciso di riderci su, giudicando il tempestivo intervento riparatore come un aiuto che Napoli ha deciso di offrire al Papa per permettergli di non dimenticare i luoghi che deve visitare, visto che questi sono segnati dall’asfalto recentemente posto, e chi, invece, invoca la presenza di Francesco ogni mese dell’anno in più luoghi napoletani, in modo da riuscire ad ovviare a questo problema insidioso.
Ironia a parte, Napoli continua ad apparire come una groviera agli occhi di chi la guarda dall’alto e un covo di insidie e pericoli per chi la vive ogni giorno. I servizi di cronaca su incidenti, proteste e ipotetici progetti per la risoluzione di questo problema si sprecano, mentre la situazione diventa sempre più insostenibile. I lavori approssimati effettuati per la visita del Papa (così come è successo in passato per altri eventi cittadini) sono l’ennesima dimostrazione che Napoli viene vista e pensata sempre nell’ottica di chi la vede dall’esterno e non da chi la vive quotidianamente, continuando a dare la stessa nauseante sensazione di un totale abbandono di una meraviglia come la nostra Partenope.