Salvatore Giordano era un 14enne qualunque che nel cuore dell’estate, volle concedersi una passeggiata lungo le vie del centro cittadino.
È così che, da Marano di Napoli giunse in via Toledo, inconsapevole che stava per abbracciare la crudele sorte scalfita nel suo triste destino.
Nei pressi della Galleria Principe Umberto I si distaccano dei calcinacci da taluni fatiscenti palazzi che rovinosamente grondano sui passi di Salvatore, stroncando la sua vita.
È morto così Salvatore Giordano, in una calda giornata di luglio, nel vivo della sua adolescenza, per effetto di una tragica ed evitabile fatalità.
Poteva esserci chiunque.
Quei decrepiti macigni di cemento potevano frenare nella vita di chiunque.
Ed, invece, il Fato ha voluto che toccasse a lui.
Ad un ragazzo di 14 anni reo di essersi concesso una passeggiata lungo la stessa strada praticata quotidianamente da migliaia di napoletani e che funge da meta irrinunciabile per i turisti.
L’Amministrazione comunale di Napoli ha deposto nell’aiuola prospiciente della poco distante Funicolare di Piazzetta Augusteo una targa ricordo in memoria di Salvatore Giordano.
Sempre nella stessa aiuola è stato anche piantato un ulivo in ricordo di Salvatore.
Una targa ed un ulivo, giacciono lì, poco distanti dal luogo della tragedia, quale segno di eterna commemorazione di una giovane vita alla quale è stato violentemente sottratto il tempo e la possibilità di sbocciare.