Il 26 Marzo 2015, alle ore 17,oo riapre finalmente al pubblico, dopo oltre due anni di lavori, il Museo del Corallo di Torre del Greco.
L’unica struttura pubblica di questo genere in cui poter ammirare cammei, gioielli e altre opere in corallo è da sempre ubicato nei locali dell’Istituto Statale d’Arte, in Piazza Luigi Palomba.
La scuola e il Museo si trovano nel convento barocco della Chiesa del Carmine, ricostruito nella seconda metà del Seicento dopo che l’eruzione del 1631 aveva distrutto l’originario edificio Cinquecentesco: ad oggi, è una delle poche strutture sopravvissute alle eruzioni del 1737 e del 1794.
Il Museo offre un’ampia testimonianza dell’antica tradizione che Torre del Greco vanta nei secoli, nella pesca, nel commercio e nella lavorazione artistica del corallo che rappresenta uno dei più importanti aspetti dell’economia locale. Gli oggetti in esposizione ricostruiscono l’evoluzione, avvenuta nel corso dei secoli, del gusto e delle principali tecniche di lavorazione, quali il “liscio”, cioè la trasformazione del corallo in perle, ovuli, tronchetti per collane, spille e accessori d’abbigliamento, e la “lavorazione artistica” che ottiene dalla materia prima sculture e cammei.
Custodite in apposite teche, sono visibili opere di pregevole valore tra le quali: “Adorazione dei Magi”; “Sirene in corallo”; “Gruppo di tre cavalieri medievali”, “Edicola con Madonna e Bambino”.
Sono offerti alla visione del visitatore, anche oggetti artistici in pietra lavica, avorio e pietre dure, come: malachite, turchese, lapislazzuli e agata.