Sono trascorsi 21 anni da quel 19 Marzo del 1994, giorno tristemente ricordato per la barbara uccisione di Don Giuseppe Diana. Quella che sarebbe dovuta essere una lieta ricorrenza per celebrare tutti i papà del mondo cristiano, si è trasformata in una mesta commemorazione per ricordare un uomo che pur non avendo figli naturali , riusciva a rivestire il ruolo di padre per tutti quei i ragazzi a rischio che vivevano nella zona di Casal di Principe, dove era tornato in veste di parroco.
A distanza di un ventennio, il popolo che avrebbe voluto la sua beatificazione fin da subito, intravede finalmente uno spiraglio di speranza che il desiderio si realizzi.
Una petizione per avviare il processo canonico diocesano è stata presentata al vescovo competente per territorio, il pastore di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, vicepresidente della Cei per il Mezzogiorno, dall’Agesci e dal Comitato Don Diana, che mette insieme decine di associazioni di volontariato e impegno civile locali e nazionali.
La figura di Don Peppe Diana fin dall’inizio era stata macchiata da false accuse e depistaggi che avevano distolto in maniera significativa l’attenzione dalla sua vera figura. Il caso che è balzato più agli onori della cronaca fu quello dell’allora presidente della commissione giustizia Gaetano Pecorella che difese il poi condannato Nunzio De Falco, mandante dell’omicidio. Pecorella insinuò che il parroco nascondesse armi della camorra in chiesa e che fosse lui stesso un colluso. Accuse infamanti che pur non avendo nessun fondamento hanno insinuato il seme del dubbio, ritardando la presentazione della petizione. Un sostanziale cambio di rotta, si è verificato poi, quando il documento Per amore del mio popolo è stato certificato come documento ufficiale della curia di Aversa. Un piccolo gesto a dimostrazione del rispetto nutrito nei confronti del sacerdote, in netto contrasto con l’omertà e il silenzio della curia in precedenza.
In occasione del ventunesimo anniversario della sua morte e in attesa che il processo di beatificazione abbia inizio, ricordiamo il suo grande coraggio, citando proprio una sua affermazione: “A me non importa sapere chi è Dio! A me importa sapere da che parte sta.”