Napoli.Dario Cusani è in mostra con la sua personale, “La vita è un collage” nelle sale delle Velette di Castel dell’ovo al Borgo marinari, dal 14 marzo al 12 aprile. Cusani, da trent’anni residente a Roma, torna nella sua città natale con oltre 180 lavori in esposizione, che raccontano i suoi cinquant’anni di attività artistica.
Come spiega il critico e curatore del catalogo Paolo Balmas, la mostra rappresenta una serie di povocazioni visive, giochi di parole irriverenti,ironia ed eclettismo in una full immersion di tele.
Ogni sezione della mostra rappresenta un particolare universo di indagine.Sperimentando diverse tecniche di realizzazione ed utilizzo di materiali, nel 1994 Cusani approda alla “fotopittura”, che diventerà la sua peculiarità. Alle immagini tratte dalla quotidianità, l’artista affianca una “nuova realtà”, con aggiunte di colori e tempere o, in tempi più recenti, rielaborazioni digitali.
Nel 1944 Cusani, subito dopo il G7, ebbe modo di ammirare Piazza Plebiscito “liberata” e sgombra di automobili dopo decenni (dal 1963, infatti, l’antico Largo di Palazzo era turpemente utilizzato come parcheggio pubblico).Nel giro di pochi giorni scattò oltre 800 foto nei luoghi più rappresentativi della città, tra Maschio Angioino (ribattezzato come Maschio Imperante), via Duomo e centro storico.
Gran parte di questi scatti insieme ad altre foto scattate in altre città taliane e straniere compongono la sezione della mostra intitolata “Luoghi della memoria” già esposta nel 1999 a palazzo Serra di Cassano, a cura di Ela Caroli.
Un’altra sezione dell’esposizione è dedicata al tema del lavoro, con quadri sull’Italsider di Bagnoli,realizzati dopo la mostra a Città della Scienza nel 2001, un’altra è incentrata su “Sculture e oggetti” ed una sui “Ritratti”. Quest’ultima, in particolare, abbraccia interamente il suo mezzo secolo di attività, spaziando dai primi lavori in matita, fino agli ultimi, interamente digitalizzati.
La mostra include anche un’opera inedita, a tratti controversa e provocatoria, nella cui realizzazione Cusani stesso ammette di “essersi spinto oltre”. Il suo titolo è “Resurrection” ed è stata realizzata in collaborazione con uno staff di tecnici fiorentini che operano nel settore cinematografico. L’installazione è ancora in fase di lavorazione e si completerà attraverso l’interpretazione e la risposta del pubblico che visiterà l’esposizione.
Parallelamente alla mostra, la fondazione Gabriele e Lidia Cusani Onlus, presieduta dallo stesso Dario,presenterà anche il progetto “L’Arte va a scuola”, con un appuntamento all’Istituto Comprensivo Statale “Bovio Colletta” di via San Giovanni in Carbonara, per coinvolgere i bambini in un laboratorio, curato personalmente dall’artista, che li avvicinerà al mondo del disegno e della pittura.