Nola è considerata, per la sua posizione, baricentro strategico della regione Campania. E’ una cittadina di origini molto antiche, situata in collina e con un’economia interna basata su agricoltura, industria e settore terziario. Il toponimico deriva dalla parola latina Nola, che a sua volta è ripresa dall’osco Nuvla, che significa “città nuova”.
Nola è famosa per la sua tradizione popolare religiosa: la Festa dei Gigli, dedicata al compatrono San Paolino. Con questa manifestazione i fedeli, festeggiano il ritorno in città di Ponzio Merepio Paolino dalla prigionia dei barbari, avvenuta nella prima metà del V secolo.
L’importanza delle celebrazione del Santo, si lega al sacrificio che egli stesso ha compiuto per la liberazione dei Nolani, resi prigionieri dai Visigoti. Accolto in città, con mazzi di gigli,il santo, venne scortato fino alla sede vescovile.
Il rito si svolge il 22 giugno di ogni anno e consiste nella processione danzante, di otto gigli più una struttura a forma di barca, che simboleggia il ritorno di San Paolino. I gigli sono delle strutture lignee, molto alte e pesanti, il cui fulcro è costituito dalla “borda” che si snoda in barre e barrette (in dialetto varre e varriell), utili ai cullatori a sollevere i gigli. Il nome cullatori, nasce dal movimento che essi compiono, mentre recano il Santo in spalla. Alla decorazione dei gigli prendono parte gli artigiani locali che li rivestono di carta pesta, addobbandoli secondo temi religiosi, storici e attuali.Tali costruzioni prendono il nome delle più importanti ed antiche corporazioni delle arti e dei mestieri.
Di recente è stata proprio Nola ad aggiudicarsi la vittoria del premio Italive, per la sezione “eventi folkloristici”. A riguardo, l’assessore al turismo della regione Campania, Paolo Sommese, si è espresso affermando che questo premio rappresenta il riscatto culturale, per un terra colpita da continue disgrazie.
Non poteva mancare l’entusiasmo del primo cittadino, Geremia Biancardi, che lancia un appello, indirizzato alla regione Campania, affinché intervenga per inserire la manifestazione, all’interno del programma “Expo 2015”, che si terrà a Milano.
Difatti, per la sua particolarità ed unicità, la Festa dei Gigli,viene considerata dall’ UNESCO, patrimonio culturale, immateriale dell’umanità.