“Mio padre sapeva amare. La sua capacità di dare se stesso alla causa nell’interesse di tutti era al centro delle sue convinzioni. Se solo potessimo seguire il suo esempio, il mondo sarebbe un posto molto più giusto”. Queste le parole di Aleida Guevara, pediatra che a L’Avena (Cuba) si occupa dei bambini in difficoltà, disabili e rifugiati.
Meglio conosciuta per essere la figlia di Ernesto Guevara de la Serna, il Che Guevara argentino divenuto icona rivoluzionaria a livello internazionale, la donna è in Italia per riportare la sua testimonianza di dottoressa nel sistema sanitario cubano.
La presenza di quest’ospite si cala in particolare a Lecce nell’atmosfera di polemica sull’inefficienza del Servizio sanitario nazionale, recentemente apparsa anche in televisione. L’associazione culturale “Arte e Psiche” di Lecce e “Cobas” di Brindisi hanno pensato così a una conversazione con la donna, in programma il 13 marzo, dal nome “L’Oro di Cuba, la sanità pubblica”: secondo i principi del socialismo rivoluzionario cubano, infatti, questo Paese ha alle spalle decenni di lotte con conseguenti notevoli risultati di progressi in campo sanitario. Già dalla rivoluzione del ’59 si è creato un sistema di accesso universale alla salute e all’educazione che rispettava un modello rivelatosi impeccabile. Attraverso una rassegna di manifesti cubani si aprirà un dibattito, a termine del quale la signora Guevara inaugurerà la mostra presso la Galleria Foresta in via D’Aragona 1, alle ore 21 (la rassegna resterà aperta fino al 19 marzo), che si configura come un’anteprima esclusiva dell’esposizione dei prossimi mesi su “L’arte del Manifesto cubano dal 1959”, a cura di Simona Biolcati Rinaldi e Ivo Boscariol.
Gli organizzatori dell’incontro sottolineano: “La civiltà di un popolo si misura dalla qualità dei servizi che il governo garantisce al bene comune della società. Ogni governo è l’espressione del suo popolo, anche quando rappresenta l’incapacità di produrre democrazia e benessere per tutti. A maggior ragione quando si tratta di garantire la salute in modo democratico per i cittadini, invece che costituire un ulteriore gradiente di discriminazione sociale, come avviene nei Paesi a capitalismo avanzato dove governano le multinazionali che lucrano sui disagi naturali e indotti nella popolazione”.
Dopo essere stata di recente in provincia di Caserta e di Chieti, il 14 marzo raggiungerà Melpignano (LE). Alle ore 18 nella Casa del Turista – ex tabacchificio in via Roma 8, terrà un incontro a ingresso libero per sostenere i vari progetti di beneficenza per la lotta alla malnutrizione nel Terzo mondo. Dal titolo “Il sapore della libertà“, organizzato e promosso dall’amministrazione comunale e la casa editrice Kurumuny, questo incontro prevede la proiezione del film “I diari della motocicletta”, diretto da Walter Salles e ispirato alle avventure del Che: “I giovani protestano sempre per qualcosa, ma il film mostra come questo non sia sufficiente. Se non fai nulla per cambiare ciò che sai essere sbagliato, allora ne diventi complice. Questo è quanto il Che ci mostra ancora oggi”, dichiara la donna.