Nessuna autostrada, nessun scorrimento veloce, nessuna ferrovia elettrificata, nessun aeroporto, nessun approdo navale: questo è il triste scenario che contorna una terra bellissima, millenaria, colma di tradizioni e tanti alimenti genuini, prodotti ancora da una terra sana. Una terra che è stata, però, negli ultimi anni, poco rispettata dalla classe politica italica che l’ha privata di qualsiasi servizio utile per contrastare lo spopolamento.
L’unica linea ferroviaria si rileva nel breve tratto dove la provincia tocca la Costa Ionica: un binario unico, ossidato dal tempo, dove, sporadicamente, transita qualche automotrice a diesel con pochi passeggeri.
Nel 2019 il capoluogo Matera sarà disposto al centro delle attenzioni di mezza Europa, in virtù del titolo di “Capitale della cultura“ che gli è stato prestigiosamente conferito.
Ma come faranno i migliaia di visitatori previsti a raggiungere queste terre?
Ciò di cui si rileva principalmente la mancanza, in queste splendide terre è la presenza di una figura politica che amministri il territorio con il cuore pregno d’amore per quelle colline, per quella gente, con gli occhi e le intenzioni protese al futuro dei propri figli.
Quattro anni circa si riveleranno sufficienti per individuare un materano in grado di abbinare ai borghi di campagna tradizionali grandi infrastrutture e trasporti efficienti, affinché questo splendido territorio possa giungere a vivere “il tempo della sua massima consacrazione”, senza cadere in imbarazzanti strafalcioni?
Lo scopriremo solo vivendo…