La storia della toilette nell’arte dal Rinascimento ai giorni nostri: è l’originale tema della mostra al Museo Marmottan Monet di Parigi, celebre per la sua collezione degli impressionisti.
In un percorso espositivo che dal Rinascimento si spinge fino ai giorni nostri, ricorrendo a prestiti da parte di musei e collezioni internazionali , per la prima volta nella storia Parigi ‘Toilette, la nascita dell’intimità’,promuove al centro della scena la toilette e cerca di descrivere l’evoluzione del rito dell’igiene personale e della cura del corpo, degli spazi e dei gesti dell’intimità attraverso un centinaio di dipinti, sculture, stampe, arazzi, fotografie e immagini animate.
L’esposizione si apre con un insieme eccezionale di incisioni di Durer, per continuare coi dipinti ‘Femme à la puce‘ di Georges de LaTour, ‘Jeune femme à la toilette’ di Nicolas Régnier, ‘Susanna e i vecchioni’ di Tintoretto, oltre a un insieme unico di quattro tondi riuniti per la prima volta di Francois Boucher che mostra l’invenzione del gesto e dei luoghi specifici della toilette nell’Europa dell’Antico Regime.
Nella seconda parte della mostra la toilette diventa più intima: non più in spazi aperti all’esterno, ma nel mondo privato della camera da letto.
Partendo dai catini e dai bagni purificatori, si attraverserà il periodo del rifiuto dell’acqua considerata ormai veicolo di veleni come la peste, e la conseguente diffusione della “toilette sèche” con cosmetici e profumi.
Il viaggio terminerà nelle moderne sale da bagno come quelle di Pierre Bonnard fino a “Donna allo specchio” di Cagnaccio di San Pietro, prestato dalla Fondazione Cariverona e alcune opere di Picasso.
“Il bagno non è che un pretesto – osservano i curatori Georges Vigarello e Nadeije Laneyrie-Dagen -. E’ il nudo in realtà che viene celebrato”.
La mostra è in programma fino al 5 luglio.