Nella notte tra venerdì e sabato, nel cuore di Roma, si è verificato un grave incidente che ha strappato all’amore dei suoi cari un giovane 20enne, Alessandro Di Santo , travolto e ucciso da un autobus.
Ci troviamo in piazza Venezia, dove inizia la solita corsa dell’autobus della linea N4 gestita dalla società “Roma Tpl”; alla guida del mezzo un giovane con poca esperienza alle spalle che inizia il suo turno dal capolinea trasportando già una cinquantina di passeggeri. Dopo circa 10 metri l’autista è costretto a fermarsi perché viene quasi accerchiato da un gruppetto di giovani che chiedono di poter salire a bordo. L’autista rifiuta di far salire i ragazzi poiché quest’ultimi si trovano in un punto dove la fermata dei mezzi pubblici non è consentita quindi, applicando il regolamento alla lettera, l’uomo riprende la sua corsa.
Sarebbe proprio in questo momento che avverrebbe l’impatto con il giovane Alessandro, che viene investito in pieno dalle ruote del mezzo, restando a terra privo di conoscenza. I testimoni dell’accaduto chiamano immediatamente i soccorsi mentre l’autista, che non si accorge di nulla, continua la sua corsa senza prestare ascolto alle urla dei ragazzi che poco prima avevano fermato il mezzo.
Alessandro arriva in ospedale in gravissime condizioni e i sanitari non posso fare altro che constatare il decesso, avvenuto verso le 4 del mattino. Nel frattempo, una volante della Municipale, raggiunge l’autista e il suo mezzo in via Nomentana; quest’ultimo, avvertito della tragedia, viene colto da malore appena si rende conto di aver messo la parola fine alla vita di un giovane ragazzo.
I magistrati hanno immediatamente aperto un fascicolo a carico dell’autista e, secondo le prime indiscrezioni, i reati a lui imputati sarebbero quelli di omicidio colposo (un atto d’ufficio) e omissione di soccorso, ma quest’ultima accusa dovrebbe decadere poiché le prime testimonianze hanno constatato che l’autista davvero non si sarebbe accorto di nulla. Non è ancora chiara l’ipotesi secondo la quale il giovane Alessandro Di Santo facesse parte del gruppo di ragazzi che ha bloccato l’autobus fuori fermata.
Intanto, la famiglia e gli amici di Alessandro sono sotto shock. I genitori hanno immediatamente lanciato un appello dove chiedono a chiunque abbia assistito alla scena, di portare la sua testimonianza alle autorità interessate al caso, al fine di poter fare chiarezza sulla tragica scomparsa del loro figlio. La bacheca facebook di Alessandro è stata, invece, invasa da centinaia di messaggi e foto ricordo da parte degli amici e tra tutti i pensieri lasciati dalle persone che volevano bene ad Alessandro, si legge un unico disperato messaggio: “il tuo sorriso resterà sempre nei nostri cuori”.