La nutrizione è considerata fonte e baluardo della vita umana, tanto che già durante l’ottocento un filosofo tedesco di nome Ludwig Fauerbach in una sua opera esordiva sostenendo che l’uomo è ciò che mangia, soffermandosi così sulle importanti relazioni che intercorrevano tra l’uomo e le sue abitudini alimentari.
Quest’anno la nutrizione e l’alimentazione saranno protagoniste indiscusse dell’Expo di Milano.
La manifestazione fungerà da vetrina, nella quale i Paesi di tutto il modo presenteranno le tecnologie usate per produrre alimenti salutari, nel pieno rispetto del pianeta, del suo assetto e del suo equilibrio.
Oggigiorno, però, i ritmi frenetici della vita e l’industrializzazione alimentare, hanno causato l’abbandono da parte dell’uomo della materia prima, a favore dell’utilizzo di alimenti precotti o surgelati. Non si avverte più l’esigenza di mettersi ai fornelli per sentire l’inebriante odore di una torta appena sfornata. Non si percepisce più l’atavica necessità di coltivare l’orto o di allevare il bestiame. Non si dispone più dell’educazione al piatto e alla memoria dei sapori. Ci si accontenta di cibo in scatola, ci si reca ai fast food, rendendosi così preda delle grandi multinazionali che giocano proprio sulla disattenzione dell’uomo.
L’arte della nutrizione si discosta da tutto ciò, nutrirsi significa curare il proprio corpo, avendo premura di esso giorno dopo giorno, come un fiore, che quotidianamente attende la sua razione di acqua per sbocciare. Per far fronte alle cattive e smodate abitudini alimentari quotidiane, i media, ma soprattutto le rubriche mediche stanno cercando di sottolineare in maniera evidente l’importanza delle verdure e della frutta per la nostra alimentazione.
L’impiego di verdure e frutta alle nostre abitudini alimentari è indispensabile, in quanto queste primizie garantiscono al nostro corpo un giusto apporto vitaminico-minerale, ma anche fibre e molecole attive particolarmente utili per elevare il sistema immunitario e la funzionalità corporea.
Questi fattori sono così rilevanti per la salute che sia la Comunità Europea che l’ Istituzione americana nella lotta ai tumori arrivano a consigliare dalle cinque alle sette porzioni di frutta e verdura al giorno per avere un ruolo significativo nei riguardi della prevenzione di malattie, come ictus, osteoporosi, diabete, tumori, patologie dell’apparato cardio vascolare e rischio di Alzheimer.
La difficoltà di includere le verdure e la frutta nei nostri pasti quotidiani è sempre stata una nota dolente ed è proprio per questo che in molte città italiane, tra cui anche Napoli, è nata l’iniziativa di chioschi addetti alla vendita di centrifughe di profumata frutta e colorate verdure, con il fine di istruire ed invogliare le persone al consumo di questi benefici prodotti.
E’ un business del tutto nuovo che cerca, passo dopo passo, di conquistare il mercato alimentare. L’idea del fruit bar, nasce sia per concedere ristoro ai gruppi di turisti assetati e spossati dalle lunghe escursioni per la città, sia per sensibilizzare e diffondere anche tra i napoletani l’importanza delle vantaggiose proprietà insite in questi alimenti.
Riusciranno le centrifughe benefiche a contrastare l’ascesa delle modaiole patatinerie?
Questo è tutto da vedere, la riuscita del nuovo concept dipenderà dall’apertura delle persone a questo nuovo intento: rendere le verdure e la frutta le regine incontrastate dell’alimentazione, risaltandone il loro benefico valore.
Proprio a sostegno di questo obiettivo voglio avallare le parole dell’ illustre medico greco Ippocrate: “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”.