I motivi per cui si usano sostanze stupefacenti, compreso alcol e tabacco, possono essere svariati: la curiosità di sperimentare, migliorare le proprie prestazioni, perché gli altri lo fanno, sentirsi “cool”, alleviare sensazioni di disagio, ansia, stress; ma nessuno di questi motivi trova ragione a fronte degli effetti nocivi derivanti dall’assunzione di sostanze stupefacenti, sia a livello fisico che psichico.
Tutte le sostanze stupefacenti, compreso alcol e tabacco, sono psicoattive ossia capaci di alterare le funzioni cerebrali e di provocare modificazioni delle percezioni, dell’umore e del comportamento.
Nonostante si cerchi di diffondere messaggi preventivi, specie nei confronti dei più giovani, riguardo l’assunzione di sostanze stupefacenti, sempre più diffusa tra i giovani, la droga continua ad essere il nemico numero uno dello Stato.
L’ 80,3% dei giovani italiani tra i 14 e i 30 anni ha ammesso di aver fatto almeno una volta nella vita uso di marijuana o hashish. Così come la droga, anche l’alcool che ha altrettanti effetti dannosi sulla salute, comunque continua ad essere consumato senza limiti, nonostante i divieti imposti dalla legge.
I dati sono allarmanti, soprattutto se si considera la giovane età dei consumatori. Addirittura, nel 20% dei casi i primi contatti con le sostanze stupefacenti si sono avuti tra i 12 e i 15 anni di età. Nelle scuole, nelle piazze o anche tra le mura domestiche questi giovani che entrano in contatto con le droghe sottovalutando ampiamente, vista anche l’immaturità dovuta all’età, i gravi rischi e le conseguenze per la salute.
Spesso la si usa per sentirsi grandi o ancora per non estraniarsi dal gruppo ma, secondo le statistiche nazionali aggiornate al 2014 ISTAT e confermate dall’Osservatorio Adolescenti di Telefono Azzurro, ad aumentare sono stati proprio i casi di uso di sostanze con il fine dell’integrazione a livello sociale.
Insomma,un business che frutta miliardi di euro alle casse degli spacciatori, che senza alcuna remore vendono le sostanze nocive ai malcapitati di turno a prescindere dall’età.
La cosa che più allarma però è che all’interno degli edifici scolastici ci sia un vero e proprio spaccio con tanto di organizzazione strutturata: elementi esterni poco raccomandabili assoldano studenti delle scuole promettendo in cambio grandi ricompense per poter smerciare le droghe e alimentarne il commercio. Almeno il 40% degli studenti coinvolti nelle statistiche Istat ha dichiarato di aver conosciuto studenti-spacciatori nelle proprie scuole.
A tal proposito, un inatteso blitz anti-droga è andato in scena in alcuni istituti scolastici di Marcianise. I carabinieri della locale Compagnia sono entrati in azione presso alcuni indirizzi di scuole superiori, tra i quali il liceo «Quercia» dove ad un certo punto della mattinata tra i banchi sono sfilati i militari con al seguito le unità cinofile addestrate per fiutare sostanze stupefacenti. Enorme è stato lo stupore degli studenti, che non si aspettavano l’iniziativa. Il dirigente scolastico Diamante Marotta ha fatto strada in prima persona ai militari impegnati nello speciale servizio di cui non si conoscono ancora gli esiti.