Dopo le proteste che hanno animato Napoli, in merito all’istituzione della Zona Traffico Limitato, anche a Caserta scattano le prime azioni da parte dei cittadini, scontenti della grave situazione che sta coinvolgendo l’economia della città.
Morte di un centro storico. E’ il nome emblematico del sondaggio lanciato sul web dai commercianti casertani negli ultimi giorni.
Causa scatenante del malcontento è la repentina desertificazione che ha colpito il centro storico e commerciale della città, che ha visto progressivamente la chiusura di molti dei servizi commerciali per la sempre maggiore mancanza di acquirenti.
Secondo gli ideatori del sondaggio, la causa principale dello spopolamento del centro sarebbe da individuare nell’istituzione della ZTL fino a poco tempo fa attiva dalle ore 16.00 e la preoccupazione più grande, proviene dalla decisione di estendere la chiusura al traffico anche alle ore diurne(10.00-13.00). Le zone più colpite dalla “desertificazione” economica, infatti, sono quelle interessate dal nuovo provvedimento che rappresentano anche “il cuore commerciale” della città: via San Carlo, via San Giovanni, piazza Duomo, via Crispo e via Pollio.
Il sondaggio presenta 4 punti fondamentali:
1) «Sei residente a Caserta?»;
2) «A chi attribuisci maggiormente le responsabilità?»
3) «Nel centro storico è in vigore la ZTL, cosa manca per un buon funzionamento della stessa?»
4) «La ZTL ha influito a questo processo di desertificazione?»
La risposta dei commercianti e cittadini è più o meno sempre la stessa: “Siamo stanchi, chiudendo il centro storico, si chiudono anche le possibilità di crescita della città stessa. I servizi non si sviluppano e la crisi già presente grava ancora di più sui quei pochi negozi ancora rimasti. Attivando il varco anche nelle ore diurne, la vita commerciale del centro morirà.”
Dopo l’«irruzione» in Consiglio comunale della scorsa settimana e l’ottenimento della parola, i titolari dei negozi del centro storico attendono la riunione di mercoledì della Consulta insediata dal sindaco Pio Del Gaudio che dovrà prendere in esame alcune richieste formulate proprio nell’ aula consiliare.