Dopo ben 6 giorni a causa del rinvio del derby della Lanterna, si chiude (temporaneamente) la 24^ giornata di Serie A in attesa di capire come si evolverà la vicenda relativa al Parma e se e quando sarà possibile recuperare la partita del Tardini tra Parma e Udinese.
Il weekend ha portato un nuovo allungo in vetta della Juventus che approfitta dell’ennesimo pareggio della Roma per portarsi a +9 sui giallorossi, ora incalzati da vicino dal Napoli che archivia la pratica Sassuolo e si mette a -3 dalla squadra di Garcia. In ottica Europa, importante vittoria della Lazio sul Palermo firmata Candreva, mentre il derby genovese si conclude con un pareggio giusto ma che lascia l’amaro in bocca ad entrambe le squadre; passo falso interno della Fiorentina mentre si rimettono in carreggiata le milanesi con l’Inter che trova la terza vittoria consecutiva contro il Cagliari, mentre il Milan cerca di sfatare il tabù San Siro vincendo 2-0 contro il Cesena. In chiave salvezza, importantissima e netta vittoria dell’Empoli che asfalta il Chievo con ben tre reti a zero.
Allo Juventus Stadium è l’Atalanta a portarsi in vantaggio a metà primo tempo con colpo di testa di Migliaccio sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma prima della fine del tempo la squadra di Allegri riesce a ribaltare il risultato con Llorente prima che sfrutta una rocambolesca mischia in area di rigore blucerchiata e Pirlo poi, che insacca con un gran destro dai 30 metri allo scadere del tempo. Nella seconda frazione i bianconeri pensano più ad amministrare il risultato che continuare ad attaccare per risparmiare energie visto l’impegno europeo col Borussia Dortmund, seppur, negli ultimissimi minuti, rischiano il pareggio beffa sempre con Migliaccio.
Continua la ‘pareggite’ della Roma, che impatta per 1-1 sul campo dell’Hellas: giallorossi artefici di un buon primo tempo e che si portano in vantaggio con un tiro dai 30 metri di Capitan Totti e mostrano un gioco in ripresa rispetto alle ultime uscite ma, a meno di 10 minuti dalla fine del primo tempo, subiscono il pareggio ad opera di Jankovic che, su calcio d’angolo, svetta di testa e sfrutta vari rimpalli per battere De Sanctis; la Roma reagisce subito e sfiora il nuovo vantaggio con una poderosa punizione di Ljajic. Nel secondo tempo, il ritmo dei giallorossi, come spesso avviene negli ultimi tempi, cala drasticamente e l’Hellas si porta vicinissimo al vantaggio in più occasione, in particolare con Hallfredsson il cui sinistro viene respinto sulla linea da Torosidis. La Roma prova il tutto per tutto inserendo Doumbia ma non c’è niente da fare: la Juve scappa a +9 e, a -3, si insedia il Napoli che liquida la pratica Sassuolo con due gol nel secondo tempo firmati Zapata e Hamsik, abili a non far rimpiangere l’assenza per squalifica di Higuain; squalifica che ora colpisce Mertens, reo di un fallo da rosso diretto a pochi minuti dal suo ingresso in campo.
Sull’altra sponda del Tevere le cose vanno meglio: la Lazio infatti riesce ad avere la meglio sul Palermo per 2-1. Rosanero in vantaggio col solito Dybala, che sfrutta un assist di Quaison su errore grossolano del biancoceleste Mauricio. La squadra di Pioli non ci sta e poco dopo trova il pareggio con Mauri, abile a depositare in rete di sinistro un suggerimento del giovane Cataldi. La partita sembra destinata al pareggio nonostante gli arrembaggi laziali spinti dal proprio pubblico ma, all’81’, Candreva trova il gol della domenica sparando la palla nell’incrocio alto da posizione defilata.
Nel posticipo del ‘Franchi’, occasione sprecata per la Fiorentina di Montella che comincia bene e trova subito un rigore a proprio favore, neutralizzato però dall’intervento del portiere granata Padelli ai danni di Babacar; il primo tempo sostanzialmente è di marca viola che tenta il vantaggio soprattutto su palla inattiva ma non ci riesce. Nel secondo tempo, Montella manda in campo Gilardino e Salah che confezionano il vantaggio fiorentino, con l’egiziano che incrocia di destro su sponda di Gilardino battendo così Padelli. Sembra così fatta per la Fiorentina, ma, nemmeno due minuti dopo, il Torino riesce ad agguantare il pareggio con Vives che, di destro, trafigge Tatarusanu.
Bene le milanesi: il Milan batte 2-0 il Cesena a San Siro con un gol per tempo. Nel primo, è Jack Bonaventura a portare in vantaggio la squadra di Inzaghi, con un forte e preciso destro dal limite dell’area di rigore; nel secondo tempo i romagnoli tentano timidi assalti alla porta rossonera dopo aver sfiorato il pareggio a fine primo tempo con De Feudis ma, a stroncare le speranze bianconere di pareggio, ci pensa Pazzini su rigore al 90′. A Cagliari, invece, l’Inter di Mancini trova la terza vittoria consecutiva in campionato: dopo varie occasioni non sfruttate nella prima frazione con Podolski e Icardi, i nerazzurri si portano in vantaggio a inizio ripresa con Kovacic e raddoppiano venti minuti dopo con Icardi stesso; il Cagliari dopo varie occasioni non sfruttate con Cossu e Cop, accorcia le distanze con un’autorete di Carrizo propiziata da tiro di Longo ma non riescono poi a trovare il pareggio, rischiando anzi il terzo gol allo scadere con Hernanes.
Al ‘Castellani‘, importante vittoria dell’Empoli che si impone sul Chievo per 3-0: la prima marcatura è del giovane difensore centrale classe ’94 Rugani (già acquistato peraltro dalla Juve) che insacca di testa su cross di Valdifiori. Il Chievo, dopo due vittorie consecutive, sembra non esserci proprio in partita non riuscendo a costruire alcuna azione decente e, nella ripresa, subisce la doppietta di Big-Mac Maccarone, che porta il punteggio sul 3-0 per i suoi, portando così la squadra di Sarri a 27 punti in classifica, tali da far pensare ad una tranquilla salvezza.
Nel derby di Genova, infine, spettacolare 1-1 tra Genoa e Sampdoria: grifoni subito vicini al vantaggio con Bertolacci che di testa manda di poco alto; il vantaggio arriva poco dopo con Iago Falque ma, due minuti dopo, i blucerchiati trovano subito il pareggio con Eder, abile e veloce a sfruttare un grave errore di Roncaglia in ripiego sul proprio portiere; il primo tempo scorre via su grandi ritmi: da registrare un’incredibile occasione gettata al vento da Okaka che, su suggerimento di Duncan, spara alto a meno di due metri dalla linea di porta. Come normale che sia, il secondo tempo viene giocato su ritmi più bassi. Nonostante ciò, a pochi minuti dalla fine, è Obiang ad avere una ghiottissima palla gol: a tu per tu con Perin, lo spagnolo, ormai esausto, calcia alto sulla traversa e, all’ultima azione della partita, è il Genoa a portarsi vicinissimo al vantaggio sugli sviluppi di una punizione dal vertice dell’area, in cui Bertolacci colpisce la traversa di testa e, sul rimbalzo, Kucka manda alle stelle da ottima posizione. Finisce così la partita con un pareggio giusto, che poteva essere vittoria per ognuna delle due compagini.