Via Campanile, la strada di Pianura squarciata dalla voluminosa voragine, conquista ancora una vota l’attenzione collettiva e nuovamente in relazione ad episodi tutt’altro che edificanti.
Come sovente accade in queste circostanze, dopo il danno sopraggiunge la beffa.
La criminalità non si ferma, neanche al cospetto di una sopraggiunta sciagura e non ha di certo perso quest’occasione per ribadirlo: tre banditi con il volto coperto da passamontagna e armati di pistola hanno messo a segno una rapina ai danni di una tabaccheria in via Trencia, a poca distanza dal luogo dove qualche giorno fa si è spalancata la voragine.
I rapinatori sono entrati in azione poco prima dell’orario di chiusura: rubati gratta e vinci e soldi. Dopo il colpo i tre sarebbero fuggiti a piedi. Probabilmente, fanno sapere gli investigatori della questura, una quarta persona li stava attendendo in auto a poca distanza dal negozio.
E non è tutto.
Mentre 380 persone fanno i conti con i disagi arrecati dall’obbligo di abbandonare le proprie abitazioni, taluni sciacalli ne approfittano per trarre beneficio dalla sopraggiunta sciagura.
Due degli appartamenti sgomberati, entrambi al civico 131, dono stati saccheggiati. Quasi certamente i ladri sono entrati dal portone principale e hanno raggiunto l’ultimo piano. Dopo aver sfondato la porta di un corridoio condominiale, hanno iniziato a forzare le serrature delle porte d’ingresso di due case, con il sistema della pellicola.
Pertanto, il pericolo conclamato dagli stessi condomini dello stabile ha trovato effettivo riscontro nella realtà.
Fin da subito, infatti, gli sfollati avevano fatto presente alle forze dell’ordine che il presidio di due volanti ubicate davanti alla voragine si sarebbe rivelato insufficiente ad arginare simili fenomeni.
Del resto, prima che si aprisse quell’enorme e profonda crepa lungo la strada, i residenti locali più volte avevano anche allertato chi di dovere per segnalare l’effettivo pericolo insito in quel flebile manto stradale.