Los Angeles – Tutto pronto al Dolby Theatre per gli 87esimi Oscar del cinema la cui cerimonia si terrà stasera dall’una di notte (ora italiana) e che gli appassionati potranno seguire su Sky Cinema 1 e in chiaro su Cielo Tv.
La lunga maratona finirà verso le 6 del mattino e sarà preceduta da un ora circa di red carpet e interviste con le star.
A presentare la serata più attesa dell’anno a Hollywood sarà Neil Patrick Harris.L’attore, reso famoso da “How I Met Your Mother”, in passato ha già condotto gli Emmy Awards e i Tony Awards con ottimi risultati. Al suo fianco si alterneranno attori del calibro di Nicole Kidman, Liam Neeson, Gwyneth Paltrow, Jason Bateman, Channing Tatum e Idris Elba.
L’anno cinematografico che sarà celebrato in questa edizione degli Oscar è stato all’insegna delle grandi biografie, i cosidetti biopic, un genere che ad Hollywood è sempre piaciuto. Basti pensare alle tantissime nomination conquistate da “American Sniper”, “Selma”, “The Imitation Game” e “La teoria del tutto” che raccontano rispettivamente le vite di Chris Kyle, Martin Luther King, Alan Turing e Stephen Hawking.
Duro il compito dei membri dell’Academy quest’anno. Nella categoria riservata al miglior film ci sono più dubbi che certezze con“Boyhood”di Richard Linklater e “Birdman”di Alejandro González Iñárritu .Il primo ha vinto il Golden Globe come miglior film drammatico, il secondo ha raggranellato una serie di premi significativi nelle ultime settimane, tanto da partire leggermente favorito sul suo rivale. Nettamente più staccati nelle quote «The Imitation Game» di Morten Tyldum e «Grand Budapest Hotel» di Wes Anderson che raccoglie però grandi consensi sui social network.
La stessa sfida si ripeterà anche nella categoria dei migliori registi: Iñárritu e Linklater sono vicinissimi. Se tra le attrici protagoniste non sembra esserci storia, con Julianne Moore («Still Alice») che può già far posto per la statuetta sul suo caminetto, decisamente più incerta è la partita per il titolo di miglior attore.Eddie Redmayne (che ha interpretato Stephen Hawking ne «La teoria del tutto») dovrà vedersela con il notevolissimo Michael Keaton di «Birdman». Per quanto riguarda i non protagonisti, non dovrebbero esserci problemi per J.K. Simmons («Whiplash») e Patricia Arquette («Boyhood»). Poche speranze per i rispettivi inseguitori: Edward Norton ed Emma Stone in «Birdman».
Nessun attore di pelle nera in lizza e la magra consolazione di “Selma” nominato come miglior film. Mai come quest’anno la comunità afroamericana è stata poco rappresentata dall’Academy, tanto che si è parlato di strisciante razzismo da parte dei suoi membri. David Oyelowo, interprete di Martin Luther King in “Selma”, ha espresso senza mezzi termini la sua teoria: “Storicamente, noi, come persone nere, siamo state celebrate di più quando interpretiamo ruoli sottomessi e servizievoli che quando siamo leader o re”.
Nel gruppo dei titoli d’animazione dovrebbe spuntarla «Dragon Trainer 2» della DreamWorks, su “Big Hero 6” e “The Boxtrolls”, mentre è una vera battaglia quella per il riconoscimento al miglior film straniero: sarà un ballottaggio tra il russo «Leviathan» e il polacco «Ida». «Selma» dovrebbe vincere l’Oscar per la migliore canzone originale e «Grand Budapest Hotel» punta soprattutto sulle categorie tecniche.
E l’Italia? E’ data quasi per certa la vittoria di Milena Canonero, candidata per i costumi di Grand Budapest Hotel di Wes Anderson. E’ la favorita dai bookmakers e sarebbe il suo quarto Oscar. La Canonero ha già vinto infatti in passato tre statuette per «Barry Lyndon» di Stanley Kubrick, «Momenti di gloria» di Hugh Hudson e «Marie Antoinette.»
Ma ci sono anche tre animatori italiani in gara, Giovanna Ferrari, Alfredo Cassano e Alessandra Sorrentino, membri del team tecnico di produzione del film Song of the Sea, diretto dagli irlandesi Tomm Moore e Paul Young. Tuttavia le loro chance di vittoria sono quasi nulle.
Sono attesissimi, come ogni anno i momenti musicali.Ogni candidato per l’Oscar a miglior canzone si esibirà, quindi vedremo sul palco: Adam Levine e i Maroon 5 con “Lost Stars” (da Tutto può cambiare), John Legend e Common con “Glory” (da Selma), Tegan and Sara e la Lonely Island con “Everything Is Awesome” (da The Lego Movie), Tim McGraw con “I’m Not Gonna Miss You” (da Glen Campbell: I’ll Be Me) e Rita Ora con “Grateful” (da Beyond the Lights).