NAPOLI. Sembra assurdo ciò che è accaduto a Napoli. Tra le 18.30 e le 20, quindi per ben un’ora e mezzo, la linea 1 della metropolitana si è fermata. Questa è la tratta che dalla stazione Garibaldi fa capolinea a Toledo.
Momenti di panico, quando all’inizio è stato ordinato ai passeggeri paradossalmente di restare fermi, poi sono state aperte le porte e son potuti scendere, tra lo sconforto e l’indignazione.
Circa seicento persone sono state costrette a raggiungere la destinazione a piedi, nella galleria: chi era affetto da handicap, chi aveva bagagli pesanti, anziani, malati, bambini… Tutti in fila, armati di pazienza, a rimediare da soli a un guasto elettrico che la vigilanza ha spiegato in questo modo: <<Va in tilt la centralina dell’Enel quando piove, poiché la stazione ha il soffitto aperto, l’acqua arriva fino alla centralina dell’Enel, passando naturalmente sulle scale mobili ed è così che si spiega il black out>>.
Un passeggero denuncia: <<Una ragazza è inciampata ed è caduta perché per qualche secondo è andata via la luce. Se avesse perso l’equilibrio di lato, sarebbe rovinata sui binari e invece di avere i collant rotti avrebbe rischiato di più>>.
E ancora Zabatta, segretario generale di Farecittà: <<Già nella quotidianità gli orari non sono idonei ad una città civile. L’assessore alle Infrastrutture del comune di Napoli, Mario Calabrese, si dovrebbe dimettere. In un qualsiasi Paese civile avremmo almeno letto scuse ufficiali, invece nulla né da lui, che tra parentesi ha proprio la delega alla Metropolitana, né dall’amministratore Unico di Anm l’ Ing. Alberto Ramaglia. Siamo stanchi di venditori di fumo. Il sindaco Luigi de Magistris sfrutta il lavoro fatto da precedenti giunte, presentando le nuove stazioni, che sono tra le più belle del mondo, ma che ce ne facciamo se poi non funzionano?>>.
Intanto, una manifestazione è stata organizzata per domani, sabato 21 febbraio, fuori dalla Stazione Toledo.