Alcune sorprese e valanghe di gol nel turno di andata dei sedicesimi di finale di Europa League, la cui finale si disputerà il 27 maggio a Varsavia. Turno agrodolce per le italiane che, tutto sommato, non vanno malissimo ma, in alcuni casi hanno la necessità di vincere la gara di ritorno per poter continuare a sognare la scalata all’ex Coppa UEFA, vedi Roma (che impatta per 1-1 in casa col Feyenoord) e Torino (2-2 all’Olimpico contro l’Athletic Bilbao); risultato più che positivo per Fiorentina e Inter che, entrambe in trasferta, pareggiano l’una per 1-1 sul difficile campo londinese del Tottenham, mentre i nerazzurri pareggiano per 3-3 al Celtic Park, nonostante possa recriminare per il doppio vantaggio iniziale firmato Shaqiri-Palacio; qualificazione già ampiamente in tasca per il Napoli che, in terra turca, asfalta il Trabzonspor per ben 4-0, nonostante un rigore sbagliato da Mertens (descrizione del match a parte).
Partiamo dall’Olimpico sponda giallorossa: c’era grande attesa per questo match, sia per valutare lo stato psico-fisico della Roma, reduce da un incredibile serie di pareggi in casa, sia per quanto riguarda l’aspetto pubblico visto ciò che hanno combinato gli ultrà del Feyenoord nel centro della città nella sera tra mercoledì e giovedì, recando parecchi danni alla storica Fontana della Barcaccia di Bernini. Avvio buono quello dei capitolini, che sfiorano due volte il vantaggio con Gervinho prima che, al 22′, sia lo stesso ivoriano a portare in vantaggio i suoi con un colpo di tacco su suggerimento di Torosidis. Sembra mettersi bene la partita per la Roma visto che riesce a controllare agevolmente gli attacchi degli olandesi e, a sua volta, continua a rendersi pericolosa, sempre con Gervinho e, sporadicamente, anche col baby Verde; nel secondo tempo, però, vengono fuori tutti i limiti di questo periodo per la squadra di Garcia, che torna molle dagli spogliatoi e subisce al 55′ il pareggio del Feyenoord: bella azione sulla destra di Karsdorp che mette in mezzo per Immers, il cui colpo di testa è prodigiosamente respinto dal polacco Skorupski, che non può nulla però sul tap-in vincente di Kazim-Richards, anche se, come dimostrato dalle immagini, la rete è viziata da una netta posizione di fuorigioco. La Roma è tramortita e non riesce più a creare gioco così, al 65′, Garcia richiama Totti e De Rossi, mandando in campo Doumbia e Keita. L’inerzia della partita non cambia finchè all’83’, nel giro di due minuti, Doumbia si divora due clamorose palle-gol; negli ultimi minuti la Roma continua col suo arrembaggio ma il risultato non cambia. Al “De Kuip”, giovedì prossimo, la Roma è chiamata alla vittoria o al pareggio con due gol o più ciascuno per poter continuare la sua avventura.
Partita rocambolesca, invece, quella dell’Olimpico granata: spagnoli subito in vantaggio al 9′ con Williams che, servito da una grande azione sulla sinistra di Viguera, insacca da due passi. Il Torino sembra subire il colpo nei primi minuti ma, risistematosi, trova subito il pareggio al 18′ con Maxi Lopez, il quale in scivolata su cross di Molinaro, batte il portiere basco Herrerin. Dopo il pareggio il Toro, rivitalizzato, va subito alla ricerca del vantaggio giocando un gran calcio e mettendo in difficoltà gli spagnoli, nonostante un quasi autorete dello stesso Molinaro; vantaggio che arriva alla fine del primo tempo con la doppietta di Maxi Lopez che, con un gran stacco di testa, batte nuovamente Herrerin su perfetto cross di Darmian. Nella ripresa, dopo un tentativo di Quagliarella, il ritmo cala col Bilbao che prova uno sterile possesso palla ma, al 73′, arriva la doccia gelata per i granata: sugli sviluppi di un angolo da sinistra, infatti, il neo entrato Gurpegi trova il pareggio. Negli ultimi minuti di partita il Torino, impaurito, gestisce la partita rischiando addirittura di passare in svantaggio, con lo stesso Gurpegi che, da punizione dalla destra, impatta di testa trovando una clamorosa traversa. Finisce così la partita e, così come per la Roma, il Toro ha la necessità di vincere in terra basca o pareggiare con 3 reti o più ciascuno per continuare la propria esperienza europea.
Gran partita, invece, quella della Fiorentina al ‘White Hart Lane’ che, però, comincia male: al 6′, infatti, sugli sviluppi di un corner, Roberto Soldado porta in vantaggio i suoi. La ‘Viola’ prova a riorganizzarsi provando sortite offensive con Gomez e Salah ma, al 19′, è nuovamente il Tottenham a portarsi vicinissimo al gol con Eriksen che calcia poco alto sfruttando un errore a centrocampo di Basanta che, poco dopo, si fa perdonare: su punizione violenta di Mati Fernandez è, infatti, il più lesto sulla ribattuta di Lloris e sigla così il gol del pareggio. Al 44′ inglesi nuovamente vicini al vantaggio: Tatarusanu salva su Soldado e Chadli, da ottima posizione, coglie la traversa. Nella ripresa, Viola subito vicini al vantaggio con Salah che, su suggerimento di Joaquin, manda di poco a lato; al 69′ buona occasione per Gomez che, allargatosi, spara col suo destro, con la conclusione che finisce alta ma non di molto; all’83’ è nuovamente Gomez a sfiorare il vantaggio, arrivando un attimo in ritardo su cross tagliato di Marcos Alonso. Finisce così la partita: buon risultato per la Fiorentina, alla quale può bastare anche uno 0-0 al ritorno, in casa al ‘Franchi’.
Infine, rocambolesco pareggio per l’Inter che impatta per 3-3 in terra scozzese contro il Celtic: grande avvio per i nerazzurri che, nel giro di 13 minuti, sono già sul doppio vantaggio con Shaqiri e Palacio. A questo punto, stupidamente, la squadra di Mancini si rilassa troppo e, nel giro di un solo minuto, vede gli scozzesi addirittura recuperare il doppio vantaggio, prima con Armstrong su assist di Matthews e poi, dopo una clamorosa dormita della difesa milanese, con autorete di Campagnaro. Nei minuti successivi il Celtic per poco non trova il clamoroso vantaggio ma, un attimo prima del riposo, è nuovamente l’Inter a portarsi in vantaggio con la doppietta personale di Palacio che sfrutta un clamoroso errore del portiere Gordon. Nel secondo tempo l’Inter ricomincia bene e va vicina al 2-4 prima con Palacio e poi con Shaqiri ma, subito dopo, rischia il nuovo pareggio in ben tre occasioni. Al 74′ Icardi spreca una ghiotta occasione in contropiede e al 76′, dopo una carambola di sostituzioni, è nuovamente il Celtic a portarsi vicinissimo al gol con Henderson che, da solo in area di rigore, stoppa di petto ma calcio troppo centrale, trovando la parata di Carrizo. Sembra così portarsi verso la conclusione il match sul punteggio di 2-3 ma, in pieno recupero, ecco la beffa: Henderson serve in area di rigore Guidetti che, stoppato di petto il pallone, gira di sinistro sotto l’incrocio. Manca però l’ultima emozione: al 94′ Shaqiri calcia una gran punizione dal limite, trovando la smanacciata di Gordon all’incrocio. Finisce così questo incredibile match: al ritorno, oltre ovviamente alla vittoria, l’Inter può contare sul pareggio fino a due gol per poter passare il turno.
TUTTI I RISULTATI:
Aalborg 1-3 Club Brugge (Helenius; Oulare, Rafaelov, autorete Petersen)
Dnipro 2-0 Olympiakos (Kankava, Rotan)
PSV 0-1 Zenit San Pietroburgo (Hulk)
Wolfsburg 2-0 Sporting Lisbona (Dost, Dost)
Young Boys 1-4 Everton (Hoarau; Lukaku, Coleman, Lukaku, Lukaku)
Ajax 1-0 Legia Varsavia (Milik)
Anderlecht 0-0 Dinamo Mosca
Guingamp 2-1 Dinamo Kiev (Beauvue, Diallo; Veloso)
Liverpool 1-0 Besiktas (Balotelli)
Siviglia 1-0 Borussia Moenchengladbach (Iborra)
Villareal 2-1 Salisburgo (Uche, Cheryshev; Jonathan Soriano)