Quest’oggi i membri del coordinamento dei comitati campani per l’acqua Pubblica e della Rete Civica dei Comitati per l’Acqua Pubblica dell’ATO3 sarnese-vesuviano si sono riuniti davanti alla sede della Regione Campania, al Centro Direzionale, per un presidio finalizzato a contestare la legge regionale del servizio idrico.
I comitati dell’acqua pubblica hanno ottenuto dai consiglieri regionali la richiesta ufficiale di un consiglio monotematico sul riordino del servizio idrico che dovrà essere convocato entro 4 giorni “in modo – hanno spiegato – da porre la discussione nel suo alveo naturale e democratico”. La Giunta Regionale, infatti, nel dicembre del 2014, con una delibera di giunta istituisce il cosiddetto EIATO, Ente Idrico Ambientale, che sarà guidato da un Consiglio di soli 12 membri cancellando le strutture decisionali democratiche che erano le assemblee dei sindaci. Un quadro normativo che, di fatto, espropria i Comuni da ogni responsabilità e accentra il potere decisionale al solo Consiglio. Attraverso il consiglio monotematico, i comitati chiedono invece che si avvii un processo di ripubblicizzazione dell’acqua che restituisca poteri reali ai sindaci e alle comunità locali, con la definizione di ambiti territoriali a misura di controllo democratico dal basso con istituti ove la partecipazione popolare diventi elemento costitutivo di una nuova prospettiva, ecologica e solidale, della gestione del bene comune acqua.
Mentre la Commissione Ambiente della Regione, intanto, sta lavorando sulla legge regionale che proprio oggi è stata aggiornata recependo l’indirizzo della Giunta nella delibera.