Dopo le grandi abbuffate di Natale e Capodanno, il Carnevale sancisce il primo, vero ed “ufficiale” richiamo ai peccati di gola, per quanto vasto, vario e calorico è il menu imposto dalla tradizione di questa festa.
La concomitanza con il periodo più freddo dell’anno impone che le pietanze carnevalesche siano molto ricche ed ipercaloriche, premessa che si traduce in un elaborato pranzo a base di primi elaborati e dolci in cui fritto e cioccolato sono il tema ricorrente.
A Napoli, la tradizione impone che la regina del pranzo sia la lasagna, contornata, farcita ed adornata di tutto punto e seguita a ruota da chiacchiere e sanguinaccio. Quest’ultimo, secondo un’antica ricetta napoletana verrebbe preparato miscelando il cioccolato al sangue di maiale, ma il divieto di vendita del sangue di suino ha imposto una “versione moderna e rivisitata” del migliore amico delle “chiacchiere”.
Analogamente, sulle tavole siciliane, si rilevano pietanze affini, nei contenuti e nei sapori, a quelle partenopee. Si parte con i “maccheroni al ragù” preparati con cotenna di maiale e spezie al “Minestrone del giovedì grasso” preparato a Modica a base di verdure, patate, fave secche sgusciate, cipolla, prezzemolo, sale e pepe, ma anche di lardo di maiale, privato di cotenna. La carne “capoliata” si utilizza per condire la pasta, ma il piatto tradizionale per eccellenza del Carnevale è la salsiccia – detta in dialetto siciliano sasizza – prevalentemente offerta in piazza arrostita alla brace. Il primato spetta comunque ai dolci: oltre all’immancabile cannolo, le “Teste di Turco”, ovvero, frittelle dolci ripiene di crema ed uva passa, rappresentano una peculiarità di questa ricorrenza.
Tuttavia sono tante le ricette di dolci tipici del Carnevale meridionale: dalla cicerchiata alle chiacchiere, dalle castagnole alla pignolata, – un dolce tipico del Meridione d’Italia e in particolare della Sicilia e della Calabria, conosciuta anche come pignoccata, così denominata perché presenta la forma di pigna – che è un dolce preparato con farina, tuorli, zucchero ed un pizzico di sale.
Insomma, il Carnevale è a tutti gli effetti un giorno di festa ed allegria, soprattutto a tavola.