Venerdì 27 febbraio alle ore 18:30 presso il Circolo Canottieri di Napoli avrà luogo la presentazione del libro “Tutela dei Beni Culturali nel Regno delle Due Sicilie”, scritto dal professor Ivan Cuocolo.
Lo scritto si inserisce nell’ambito del progetto “Facciamo conoscere la vera storia del sud” portato alla ribalta dall’inchiesta di Pino Aprile, che con il suo “Terroni” aveva smosso la sicurezza della conoscenza storica di molti e risvegliato lo spirito di rivalsa di numerosi abitanti del Mezzogiorno depredato ed umiliato.
Il saggio parte dall’analisi del progetto di legge del 16 settembre 1854, presentato alla Consulta de’ Reali Domini di qua del Faro: da lì, l’autore inizia a fare una ricostruzione storica e storico-legislativa molto attenta della tutela e della conservazione riservata ai beni culturali nel Regno delle Due Sicilie. Emerge infatti che i beni artistici e storici furono tutelati con decreti e bandi reali sin dal ‘700, quando avvenne il ritrovamento delle rovine di inestimabile valore di Ercolano e Pompei: con il passare dei decenni, ad esse si aggiunsero una gamma sempre più vasta di oggetti d’arte, monumenti e siti da tutelare.
Ivan Cuocolo pone l’accento sull’importanza attribuita al patrimonio culturale nella Napoli Capitale, e sul suo essere estremamente all’avanguardia in tema di principi che sottintendono l’attività legislativa di tutela, soprattutto se si paragonano a quelli della successiva legislazione del Regno d’Italia.
Lo scrittore ricostruisce, grazie all’analisi dei documenti contenuti nell’Archivio di Stato di Napoli, il complesso di leggi bandi e decreti emanati dal periodo dell’ascesa di Carlo, primo re Borbone, fino a quello dell’annessione del Regno delle Due Sicilie. Il professore ripercorre le tappe più importanti e i momenti di svolta nella tutela del patrimonio artistico: dall’istituzione del Real Museo alla predisposizione di Organismi competenti, passando per la nascita della figura dell’Ispettore ed il controllo degli interventi privati fino ad arrivare all’interessantissimo documento “Appuntazioni per l’Abbellimento di Napoli” nel quale il sovrano in persona affronta i problemi architettonici ed urbanistici della città.
Con il nascente Regno d’Italia invece si ebbe una regressione nel campo della salvaguardia dei beni, e la mancanza di un piano di regolamentazione degli scavi archeologici attraverso un intervento pubblico potrebbe essere la causa dei problemi odierni.
Alla presentazione interverrà anche Massimo Marrelli, rettore emerito dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, che ha scritto la prefazione: “il patrimonio artistico ha costituito un simbolo fondamentale per i regnanti napoletani, i quali, per amore dell’arte, per prestigio personale, per interesse patrimoniale, ne hanno promosso le arti e tentato di tutelarne i manufatti”
Il libro uscirà sotto la buona stella del patrocinio morale del Marchese Giuliano Buccino Grimalidi, Presidente dell’Associazione Nazionale Cavalieri Costantiniani Italiani, che ha asserito di apprezzare sia lo spirito culturale che il contenuto dell’opera.