L’amore è eterno e lo testimonia il rinvenimento di una coppia di scheletri avvenuto presso la Grotta di Alepotrypa. Nel villaggio di Mani, precisamente nel Peloponneso meridionale, un uomo e una donna di 6000anni fa sono riapparsi ancora innamorati!
Gli scheletri di questi due innamorati abbracciati emersi dagli scavi, risalgono al periodo Neolitico. La romantica scoperta è stata annunciata pochi giorni fa dalla Sovraintendenza Archeologica ellenica. Sconosciuta la causa del loro decesso. Le analisi effettuate col metodo del Carbonio 14 li datano al 3800 a.C. e confermano che si tratta di un uomo e una donna. La sepoltura non ha subito violazioni. Questa coppia di antichi ‘piccioncini’ è stata affiancata fino a poco tempo fa, da altri due amanti scoperti precedentemente in posizione fetale, accovacciati l’uno accanto all’altra. Nelle tombe c’erano anche punte di frecce rotte. La grotta del rinvenimento era inserita in una necropoli del Neolitico recente ( 4200-3500 a. C.). Fu probabilmente un terremoto a far crollare il suo ingresso, rinchiudendo al suo interno gli innamorati. Gli scavi iniziati nel 1958, sono ripresi l’anno scorso e risultano in ottime condizioni.
Lo straordinario ritrovamento non è il primo che riporta alla luce coppie di eterni amanti sopravvissuti al trascorrere del tempo. A Mantova nel 2007 un’altra coppia di teneri innamorati fu riportata alla luce. Gli ‘amanti di Valdaro’ tumulati faccia a faccia e abbracciati, appartenevano anche essi al Neolitico. Lo scorso settembre invece, in Gran Bretagna furono trovati nella Cappella di Saint Morrell nel Leicestershire, altri due scheletri, risalenti al XIV secolo, che dopo 700 anni si tenevano ancora mano nella mano.