Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è atterrato in Sicilia, nella sua Palermo. E’ la prima volta dopo l’elezione al Quirinale dello scorso 31 gennaio. Ed è anche la prima volta, dopo la presidenza di Pertini, che un capo dello Stato sceglie di viaggiare con un volo di linea piuttosto che con un aereo presidenziale. Ad accerchiarlo molteplici uomini delle forze dell’ordine. Durante il viaggio, all’interno dell’aereo Alitalia, i passeggeri, compreso che a bordo con loro vi era il neo presidente della Repubblica, hanno fatto la fila per stringergli la mano e scattare quell’ormai famoso selfie che nemmeno Renzi rifiuta ad ogni evenienza.
Un ritorno al paese natale senza programmi quello del presidente Mattarella, che ha espresso fermamente di non voler abbondare l’abitudine di rientrare a casa 2 volte al mese. All’atterraggio è stato subito accompagnato al cimitero di Castellammare del Golfo, dove sono sepolti il fratello Piersanti, assassinato dalla mafia nel 1980, e la moglie Marisa, per rendergli omaggio. L’area in questione è stata chiusa per favorire al presidente un momento sereno, di raccoglimento e di preghiera. Continuerà la sua permanenza in Sicilia con la scorta quirinalizia.