Ieri Zerocalcare è stato ospite dell’ex Asilo Filangieri di vico Maffei, nel centro storico di Napoli, per l’incontro tematico sulla vicenda Kobane, e la resistenza militare dei cittadini curdi contro il Califfato islamista.
Zerocalcare, pseudonimo di Michele Rech, classe 1983 è uno dei migliori fumettisti italiani.Giunto al grande pubblico con La profezia dell’Armadillo, ha consacrato il suo successo con Un polpo alla gola e Dimentica il mio nome, per molte settimane in testa alle classifiche di vendita in Italia dove il genere fumetto è considerato un fenomeno di nicchia.
Zerocalcare cura anche l’omonimo blog che è tra i più cliccati del web.Qualche settimana fa sulle pagine del suddetto blog è comparsa questa vignetta:
Zerocalcare infatti due mesi fa, zaino in spalla, è volato a Kobane, al confine tra Turchia e Siria, nel periodo caldo dello scontro a tutto campo tra i peshmerga curdi e l’Isis (alla fine hanno prevalso i primi). Il fumettista ha raggiunto quei luoghi di guerra con la staffetta dei centri sociali italiani. Da questa esperienza letteralmente in trincea ne è sortito un reportage a fumetti, una sorta di diario di viaggio. Le tavole sono state pubblicate due settimane fa con enorme successo sul settimanale Internazionale.
All’asilo Filangieri ieri Zerocalcare ha raccontato la sua difficile e bellissima esperienza.Oltre al fumettista sono intervenuti nel dibattito sulla delicata questione Kobane: Antonello Petrillo (docente di Sociologia presso l’università suor Orsola Benincasa), Amar Abdallah (presidente della comunità islamica di napoli e imam della moschea di Corso Lucci), l’assessore comunale alla democrazia partecipativa Carmine Piscopo, Carmine Malinconico (Associazione Azad), il coordinamento studenti medi Kaos, Melinda di Matteo (Assessore II Municipalità), Massimiliano Voza (Sindaco di Santomenna), Davide Massitani (Rojava calling), gli attivisti Egidio Giordano e Luca Manunza.
I rappresentanti istituzionali sono stati esortati durante il dibattito a lavorare per la costruzione di patti di amicizia tra la città di Napoli e le città curde coinvolte nel conflitto, in particolare con Suruc-Kobane anche al fine di costruire ponti umanitari efficaci che permettano aiuti concreti, invio di medici e farmaci soprattutto nei campi e nella distrutta Kobane.
Il coordinamento di studenti medi sta invece lavorando a diversi progetti nelle scuole volti alla raccolta di aiuti materiali e all’informazione reale sui fatti che avvengono in Kurdistan.
L’associazione Azad ha invece presentato la petizione europea per la liberazione di Ocalan che si chiudeva ieri con la consegna delle firme a Strasburgo.
Al termine del dibattitosi è tenuto il live del cantautore Davide Napoleone aka Bogo.