E’ morta appena nata, ancor prima del ricovero in ospedale, durante una folle corsa in ambulanza nel tentativo di trasferirla a Ragusa, a causa della mancanza di posti disponibili a Catania.
Questa è la tragica storia della piccola Nicole, nata presso la clinica privata catanese “Gibiino”.
In seguito a problemi respiratori è stato richiesto il trasferimento e ricovero d’urgenza, contattando le unità di terapia intensiva neonatale di tre nosocomi del capoluogo etneo, dove purtroppo non è riuscita a trovare posto.
La clinica ha quindi provveduto, mediante un ambulanza privata, al trasporto della neonata all’ospedale “Paternò Arezzo” di Ragusa.
Purtroppo durante il tragitto, ancor prima di arrivare in loco, la neonata ha avuto una violenta crisi e non c’è stato più nulla da fare nonostante i tentativi di rianimazione eseguiti dai medici della clinica all’interno dell’ambulanza.
La piccola è morta ancor prima di essere ricoverata, per questo la Procura di Ragusa ha aperto un inchiesta nel tentativo di accertare eventuali responsabilità mediche e la disponibilità di strutture cliniche non adeguate a Catania.
I medici della clinica che hanno accompagnato la bimba in questa tragica odissea, sono stati ascoltati dalla polizia come persone informate sui fatti, il magistrato deciderà in seguito se eseguire o meno l’autopsia.
Sulle tre ore di vita della neonata si destreggiano dunque due procure: quella di Catania e quella di Ragusa al fine di fare chiarezza; accertando se si è trattato di problemi medici o riguardanti la tempistica; o ancora se fosse stato possibile trovare un posto idoneo più vicino.
La piccola Nicole era la primogenita di Andrea e Tania, giovani sposi da due anni.
Vivono a Gravina di Catania: il padre, che ha presentato la denuncia ai carabinieri del capoluogo etneo, lavora in un bar, lei invece è casalinga. Non parlano con i giornalisti nella clinica Gibiino, si fa portavoce il loro legale, Giuseppe Miceli: “Questo non è il momento di commentare – dice – Non possiamo dire alcunché, vi prego di rispettare il dolore della famiglia”.
Una tragedia che colpisce anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in una telefonata al governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, esprime “incredulità” per la morte della neonata; mentre il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha parlato di “vicenda che lascia sgomenti”.
«Abbiamo immediatamente inviato gli ispettori in Sicilia per fare luce sulla morte della neonata a Catania. Abbiamo chiesto una relazione dettagliata e in tempi brevi». Cosi il ministro della Salute Beatrice Lorenzin esprime alle agenzie di stampa profondo sdegno per la morte della neonata.
Anche la clinica catanese esprime cordoglio per la prematura morte della piccola Nicole, sottolineando come più volte fosse stato richiesto l’intervento del 118, avendo preso atto che l’unica Utin disponibile era l’ospedale di Ragusa.
Come è giusto che sia, le indagini faranno il loro corso; questa è l’unica speranza rimasta alla famiglia, una famiglia che ha perso il bene più prezioso che si possa desiderare.
Non trovare posto in ospedale e morire in ambulanza, a oltre 100 chilometri di distanza dal luogo dove sei nata da circa tre ore, questo è’ stato il tragico destino della piccola Nicole e dei suoi cari, vedendo trasformare quello che doveva essere un momento di gioia in una tragedia.