Esiste un luogo a Napoli singolarmente affascinante: la Cappella San Severo. Qui arte, esoterismo e scienza sono una mistione che affascina i visitatori. Per raccontare la perfetta alchimia tra statue e leggende, è stata inaugurata dal 6 febbraio una mostra fotografica.
Dodici fotoreporter raccontano coi loro scatti la suggestione della Cappella del celebre Cristo Velato. Un concorso indetto per esperti del settore, ha selezionato dodici vincitori che hanno immortalato e poi esposto le meraviglie della Cappella San Severo. La selezione premierà due fotografi tra i 12 e i vincitori si aggiudicheranno un bonus di 1000euro.
Il vernissage dal titolo “L’insieme e il dettaglio”, organizzato dal Museo Sansevero in collaborazione con Pantesia, ha richiesto per la partecipazione due scatti a colore della veduta d’insieme della Cappella e dei suoi singoli dettagli statuari e delle macchine anatomiche. Ogni fotografo intervenuto si è attenuto alle regole del bando di concorso.
Immagini di artisti della fotografia raccontano in un gioco di luci, il mistero della cappella appartenuta a Giovanni Francesco Di Sangro, principe di Sansevero. La Cappella dal 1590 ad oggi affascina migliaia di turisti col suo intricato libro di sapere ermetico, celato dai complessi scultorei. Emblematico il racconto fotografico esposto attualmente nella mostra del Museo, che esalta la magnificenza del Cristo Velato, avvolto nel suo sudario trasparente seppur marmoreo, tale da apparire simile a seta pura. Le allegorie che lo circondano conferiscono ancora più esoterismo alla Cappella, dietro la cui storia si celano interrogativi e leggende continue.