Esistono figli, naturali o adottivi, ma pur sempre ed alla stessa sentita maniera, figli di questa città che Napoli se la portano scalfita negli occhi e cucita sulla pelle, sotto forma di tatuaggi, visibili e invisibili. Per sempre.
Collezionisti di ricordi indelebili che narrano emozioni eterne, capaci di convertirsi in vibranti brividi tutte le vite che irrompono nella quotidianità.
Ezequiel Lavezzi, “il pocho”: uno dei figli più coccolati ed amati da Partenope.
Lavezzi, un figlio volato via, condannato a portarsi per sempre Napoli nel cuore e destinato ad occupare, per sempre, un posto nel cuore di Napoli.
Una magia capace di intrecciare un legame, forte e sincero, che solo chi ha valicato il rettangolo verde del “Tempio di Fuorigrotta” osannato come una divinità, può realmente e pienamente comprendere.
Napoli no, non può essere compresa, ma solo amata. Questo il Pocho lo ha capito ben presto ed è per questo che è rimasto imbrigliato in quell’indissolubile e perpetuo “incantesimo d’amore”.
Ritratto di Raffaele Esposito