Nel luglio 1978, da una coppia italo-australiana, a Napoli, nacque Massimiliano Rosolino, ma nessuno avrebbe immaginato che sarebbe diventato un campione di nuoto nonché un uomo straordinario.
Rosolino, allenato da Riccardo Siniscalco, ha esordito nel 1994, nei suoi primi campionati europei, a Pardubice. dove ha ricevuto la medaglia d’argento per i 200 metri stile e quella d’oro per la staffetta 4×200 metri stile. L’anno dopo si è aggiudicato tre ori e un argento ai campionati europei giovanili di Ginevra e un mese dopo è arrivato terzo in finale con la staffetta 4×200 metri stile. La prima esperienza olimpica di Massimiliano Rosolino è stata nel 1996, nei giochi olimpici di Atlanta, in cui ha nuotato in tre finali e ha ottenuto tre sesti posti.
Dopo questi risultati non si è di certo cullato sugli allori e armatosi di passione e determinazione, si è impegnato a migliorarli nel corso della sua brillante carriera. Tra le sue “prime volte” ci sono anche i campionati del mondo del 1998 dove ha vinto la medaglia d’argento, la sua prima medaglia mondiale, nei 200 metri stile. L’anno in cui, però, Rosolino ha avuto maggior successo, l’apice della sua carriera, è stato il 2000, durante il quale è arrivato ai vertici europei e mondiali nello stile libero e nei misti.
Durante i giochi olimpici di Sydney, nella patria materna, ha raggiunto cinque volte la finale, stabilendo così il record olimpico. Dal 2002 al 2005, però, non ha ottenuto risultati molto soddisfacenti. Ma dal 2006 al 2009 ha però ripreso l’ascesa verso il successo, collezionando diverse medagli d’oro, alcune d’ argento e qualche bronzo. A Fiume, nel dicembre del 2008, ha vinto le ultime due medaglie della sua carriera: un bronzo per i 200 metri e un argento per i 400 metri stile libero nei campionati europei in vasca da 25 metri.
Ad oggi Rosolino è impegnato in acqua con i più piccoli per il progetto “Acquamica Nuoto Anch’Io Arena”, dedicato all’avvio all’acquaticità, sviluppato da Arena Italia con la collaborazione della FIN. Benché sia molto impegnato, anche per il ruolo di ambasciatore FIN, riesce perfettamente a conciliare i nuovi impegni, le passioni di sempre e l’amore per la sua famiglia, non rinunciando mai ad allenarsi.
“E’ stata una bellissima esperienza e la conferma che il connubio bambini e sport funziona sempre. Io poi con i bambini ci sto davvero bene. Questo mio ruolo di ambasciatore è una cosa nata da pochi mesi anche se la volontà di cominciare c’era da parecchio tempo. Questa iniziativa è stata soltanto un primo passaggio, e già mi ero avvicinato ai ragazzi durante i campionati italiani giovanili.”
Commenta così Massimiliano Rosolino i suoi nuovi incarichi, affermando inoltre che non sempre si capisce quanto sia importante un percorso didattico graduale e svolto in maniera corretta. Questo l’obiettivo per i ragazzi che fanno parte del suo progetto, il progetto di un uomo che mette la passione, la dedizione, la determinazione in ciò che vuole per sé e per gli altri.