“Ride bene chi ride sempre!”: questo lo slogan del Carnevale di Putignano, che ogni anno vede numerosissimi turisti tra le strade di questa cittadina barese.
L’edizione 2015, ossia la seicentoventunesima, ospita carri e maschere il 31 gennaio, 8, 15 e 17 febbraio.
Nella seconda giornata sfilano 240 vespe e un gruppo mascherato del Carnevale Occitano di Guardia Piemontese (Calabria).
Dietro le transenne, genitori e bambini con il naso all’insù verso le figure della cancelliera tedesca Merkel e dei suoi peccati di gola; l’angelo Renzi insieme ai diavoli, che rappresentano l’invidia (nella foto); un mulo sormontato da politici, che rimanda alla superbia di questi ultimi che schiaccia i cittadini; la Terra è un mostro che incarna ingordigia, avarizia e accidia; l'”Ilva” è invece l’avarizia.
Su ogni carro allegorico si trova una coccarda nera, in memoria del professore Giuseppe Basile, maestro cartapestaio degli anni Cinquanta, morto lo scorso giovedì.
Uno dei carnevali più antichi d’Italia, quello di Putignano è ispirato quest’anno ai sette vizi capitali e vede il ritorno della maschera ufficiale di Farinella, interpretata dall’attore Luciano Lavarra: “È stato veramente un piacere vestire i panni di Farinella, maschera simbolo del nostro Carnevale da proteggere ma soprattutto da valorizzare al di fuori di Putignano, dove è pressoché sconosciuta. Personalmente, si tratta di un prestigioso traguardo professionale di cui vado indubbiamente orgoglioso”.