Atlanta- Emory University Hospital: è qui che si trova ricoverata Bobbi Kristina Brown, la figlia 21enne di Whitney Houston e Bobby Brown. La ragazza lotta tra la vita e la morte dallo scorso 31 gennaio, quando è stata trovata priva di sensi nel bagno del suo appartamento. A chiamare i soccorsi fu il suo compagno, che rinvenne il corpo della giovane immerso nella vasca da bagno e fu lo stesso ragazzo a praticarle le prime tecniche di rianimazione fino all’arrivo dei soccorsi. Le sue condizioni sono apparse fin da subito gravi. Attualmente si trova in coma farmacologico ed è tenuta in vita artificialmente.
La vicenda non è ancora del tutto chiara a causa di falsi bollettini medici, false dichiarazioni famigliari e di tutto ciò che di negativo sempre circonda queste storie, quando hanno per protagonisti delle celebrità. Voci insistenti affermano che Bobbi Kristina non abbia più attività celebrale e che sia stato chiesto al padre di staccare la spina degli apparecchi che la tengono in vita, ma un recente comunicato stampa dello stesso Brown afferma che è vero che le sue condizioni sono disperate, ma tutti sperano in un miracolo che salvi la vita della giovane ragazza.
Il suo incidente ha scatenato fin da subito rumors in merito alla dinamica, i media hanno portato avanti la tesi del tentato suicidio scatenato dal suo attuale stato emotivo, condizionato dalla perdita della madre, ma nelle ultime ore si è fatta prepotentemente avanti l’ipotesi del tentato omicidio.
Un rapporto della polizia afferma che sono state avviate delle indagini sul suo compagno poiché sul corpo di Bobbi Kristina sono stati rinvenuti dei segni riconducibili a precedenti ferite o percosse e alcune testimonianze parlano di continui litigi tra la coppia nel periodo precedente al tragico incidente. La polizia ha fatto trapelare anche nuovi particolari sul rinvenimento del corpo della giovane donna: non fu il fidanzato a prestarle i primi soccorsi, come si era affermato, bensì un amico della coppia, anche se quest’ultimo era presente all’interno dell’appartamento.
Questa vicenda tiene tutta l’America col fiato sospeso per la sua tragica somiglianza con quella della madre della ragazza. È ancora vivo il ricordo della popstar di fama mondiale, Whitney Houston, scomparsa l’11 febbraio del 2012. Il corpo privo di vita della diva fu rinvenuto in una camera d’albergo a Beverly Hills, immerso in una vasca piena di acqua. L’autopsia stabilì che, a causare l’annegamento, fu un’overdose di farmaci e droghe che ebbero la meglio sul suo sistema cardiocircolatorio già indebolito da una patologia congenita.
La cantante nella sua vita ha attraversato alti e bassi, periodi d’oro costernati da successi musicali e cinematografici si sono alternati a periodi bui, pregni di depressione, eccessi e vicende amorose più o meno devastanti. In primis, il rapporto con Bobby Brown, produttore e musicista, portò alla luce il lato debole e autodistruttivo di Whitney; la loro unione non era mai stata approvata da amici, parenti e opinione pubblica, poiché le loro vicissitudini influivano anche sulla sua carriera. Neanche la nascita di Bobbi Kristina riuscì a portare nuova linfa alla loro unione, infatti, la coppia si separò quando la piccola aveva ancora pochi anni.
Le due vicende segnano sicuramente una pagina nera nella storia dello showbiz americano e mondiale e fanno molto riflettere sul mondo Hollywoodiano fatto di lustrini e party esclusivi. A nulla sono serviti il benessere, il successo e l’affetto di milioni di fan per cercare di tenere accesa la voglia di vivere in una donna dal carisma inestimabile come Whitney e la sua sorte ha influito inesorabilmente anche sul suo amore più grande, la giovane Bobby Kristina.