Puntualmente, ogni anno, in vicinanza del 14 febbraio, l’intera popolazione mondiale, tende a spaccarsi in due.
Un’abbondante porzione è costitutita dalle innumerevoli coppiette che nella tanto attesa ricorrenza, si professano vicendevolmente amore eterno, mentre l’altra consistente parte è formata dai single convinti.. O quasi. Se, dunque, i primi trascorrono la festività in (apparente) armonia e felicità, i secondi la vivono in una situazione di totale controversia.
Nella maggior parte dei casi infatti, il single, vive le prime due settimane del mese, barricandosi in casa, adducendo la scusa della sessione invernale, cambiando canale ogni qual volta la tv rifila l’ennesima pubblicità dei tanto quotati Baci Perugina, oppure finge tranquillità e ostenta una calma apparente che sbotta al primo: ” cosa fai il 14?!?”.
Pensa e ripensa, il single, allo scoccare del primo minuto del 1° febbraio, inizia ad autoconvincersi della propria, invidiabile situazione e magari ci riesce!
Dunque, è possibile trascorrere un San Valentino perfetto?
Sì e non è detto che debba essere necessariamente vissuto in due!
Ovviamente la vita di coppia richiede maggior sacrificio, il che comporta esigenze ben precise e la festa degli innamorati è proprio la prova del 9.
Sulla Black List, vanno indubbiamente elencati i regali indesiderati. Meritano il primo posto i “fiori dell’ultimo minuto“, quelli della tipologia sbagliata, del colore più odiato o magari, proprio quelli a cui lei è allergica. Seguono i peluche dalla forma improponibile, i coupon ” all you can eat “, la biancheria intima dalla taglia sbagliata o, dulcis in fundo, due biglietti per la partita della sua squadra del cuore.
Tralasciando questi piccoli accorgimenti, sbagliare è praticamente impossibile!
Solo in un unico caso si potrebbe avere maggior certezza di vivere un San Valentino perfetto, ossia, quello da s-fidanzati, in cui si comincia sí ad amare, ma un po’ di più se stessi.