Valerio Jovine è una variabile, musicale ed imprevedibile, d’intenzioni convertite in emozioni e di emozioni che sprigionano intenzioni. Nascoste eppur facilmente afferrabili, avvolte e cullate in un sottile, ma confortevole velo di leggera impercettibilità. E solo le orecchie più sensibili dispongono dell’accorta abilità necessaria per discostare quel velo e carpire la nuda essenza dei suoi brani.
J-Ax è un libero pensatore travestito da artista, uno rapper-filosofo tra i più schietti ed acuti radicati in Italia. L’utilizzo di musica e versi, lungimirante ed intellettualmente elevato, per indurre all’inevitabile e costruttiva riflessione, consente alle sue melodie d’imprimere nell’aria un pacifico moto rivoluzionario.
Due insospettabili sex symbol della musica italiana, capaci di lasciar emergere il fascino dell’inconsueto, l’avvenenza insita nel contrasto: giacca e polsini, cravatta e converse, orecchini ed abito scuro. L’eleganza che si tramuta, senza depauperarsi della sua essenza più pura e raffinata, per proiettarsi in una dimensione molto più scaltra ed innovativa.
Questo è quanto trapela dalla fusione di generi e dall’unione d’intenti verso la quale convergono queste due passionali ed irruente voci per dare forma, impeto, livore e senso al brano “Un altro viaggio”.
In verità, non si tratta di una canzone, ma piuttosto di un “album fotografico virtuale” che ritrae, raccoglie e custodisce innumerevoli iconografie che immortalano l’Italia. I limiti, gli eccessi, le contraddizioni, le brutture, l’inesorabile scorrere degli eventi che, dalle sommesse periferie alle frastornate metropoli, scandiscono la quotidianità nel nostro Paese.
Immagini che scorrono, si susseguono, si sovrappongono e si inseguono scandite dal ritmo della lungimiranza insita nella voce di J-Ax cesellata da graffi di energica impetuosità griffati “Jovine”.
“Un altro viaggio” confezionato dalla musica, attraverso la musica, grazie alla musica, frutto di una delle tante featuring contenute nell’ultimo album di J-Ax “Il bello d’esser brutti” e che consente a Jovine di scaldare la voce in attesa dell’imminente uscita del suo disco “Parla più forte”.