Dino Maglio, 35 anni, professione carabiniere. Quali migliori credenziali per risultare affidabile agli occhi delle numerose turiste alla ricerca di un alloggio gratuito sul noto ed affidabile sito Coachsurfing?
Eppure il gendarme è stato accusato di stupro da ben 16 donne provenienti da tutto il mondo: a far scattare le indagini la denuncia di una sedicenne australiana, ospitata insieme a sua madre e sua sorella. Ad avvertire le autorità la madre della ragazzina, che all’alba aveva trovato sua figlia nella stanza di Leonardo– come il proprietario di casa amava farsi chiamare- senza slip e in stato letargico.
La tattica che Maglio aveva affinato negli anni era semplice eppure efficace: drogava le bevande delle ospiti per poter abusare sessualmente di loro.
Le violenze sono iniziate nel 2013: una giovane americana e una tedesca, due ventenni polacche, poi tre portoghesi; e ancora due cinesi, una canadese, un’altra tedesca ed infine tre ragazze provenienti dalla Repubblica Ceca.
Il carabiniere è attualmente detenuto presso il carcere militare di Santa Maria Capua Vetere dove attende il suo processo fissato per il 17 marzo a Padova, dove i fatti si sono svolti. Gli agenti di polizia hanno trovato nell’appartamento di Dino Maglio oltre 40 pasticche di Tavor ed hanno scoperto che lo stupratore minacciava le vittime che volevano rendere nota la triste vicenda facendo leva sulla sua posizione di uomo delle forze dell’ordine.
Intanto, l’Arma lo ha sospeso dal servizio e deciderà circa la sua espulsione “in esito ai riscontri del procedimento penale”, mentre l’amministratore delegato del sito Coachsurfing ha garantito che l’agenzia dispone di un servizio di intelligence che rintraccia e chiude i profili come quelli di Leonardo.