Prima di addentrarci nel cuore della notizia, è doveroso spiegare agli amanti delle “tradizionali e classiche” pratiche sessuali, cosa sia il bondage.
Il suddetto termine viene utilizzato per indicare un insieme di pratiche sessuali e/o voyeuristiche basate su costrizioni fisiche realizzate con legature, corsetti, cappucci, bavagli, o più in generale sull’impedimento consenziente della libertà fisica del movimento, di vedere, di parlare, di sentire.
Partendo dal light bondage, ovvero la legatura solo delle mani e/o dei piedi, si arriva a forme di annodamento complete, in cui si impedisce ogni movimento (mummification) alla persona legata e sottomessa (in gergo sub), o addirittura ogni contatto col terreno (suspension).
Esistono innumerevoli varianti, sia a causa della varietà degli strumenti utilizzati (dal bondage verbale, che consiste nel mero ordine da eseguire, fino all’uso di corde, catene, manette, ganci, camicie di forza e altro ancora), sia a causa delle modalità secondo cui questi strumenti sono disposti e adoperati.
La pratica del bondage può comportare rischi anche gravi per la salute e l’incolumità delle persone, soprattutto se è intrapresa senza una sufficiente conoscenza ed esperienza delle sue tecniche e/o non vengono osservate alcune regole di base.
Ed è proprio quanto sottolinea la morte di un uomo, un 55enne di Piove di Sacco (in provincia di Padova) ritrovato morto nella doccia, strangolato da una catena in ferro impiegata per un gioco di autoerotismo. Sul decesso dell’uomo, rinvenuto dalla madre quando ormai non c’era già più nulla da fare, stanno indagando i carabinieri.
Tutti gli indizi portano a presumere che prima di quella tragica fine, l’uomo stesse praticando proprio una tecnica di bondage e che quindi, avvalendosi dell’ausilio delle catene intendeva sfiorare il soffocamento, per intensificare il piacere sessuale.
In quella circostanza, tuttavia, qualcosa sarebbe andato storto. L’uomo, complice il piatto bagnato della doccia, sarebbe scivolato. Un’estremità della catena, legata al collo, sarebbe stata agganciata al rubinetto. Slittando e cadendo nel box, il 55enne non sarebbe riuscito a svincolarsi dalla morsa, morendo impiccato. A confermare l’ipotesi, ci sarebbero alcuni video registrati dalla vittima. Uno riprenderebbe proprio gli ultimi istanti di vita dell’uomo, e tutti i passaggi dell’esecuzione di quel gioco fatale, che quel giorno gli sarebbe costato la vita.