È un quadro alquanto infausto e tutt’altro che favorevole a Veronica Panarello, quello che emerge dalla testimonianza dei vicini di casa Stival.
Al centro dei racconti c’è sempre Veronica, la mamma del piccolo, il bimbo ucciso a Santa Croce Camerina, nel ragusano, in carcere dall’inizio di dicembre proprio perché accusata di essere l’artefice di quell’omicidio.
Urla seguite dal rumore di sedie e altri oggetti che sbattevano per terra: questa è la testimonianza che più frequentemente riportano i vicini.
A quanto pare, inoltre, le parole più dure la donna le rivolgeva proprio a Loris e lo apostrofava con termini pesanti.
La realtà drammatica è confermata anche dalle parole della mamma di un amichetto del piccolo Loris che riporta una testimonianza diretta: la scorsa estate suo figlio andò a giocare a casa Stival, ma dopo dieci minuti scappò. “Era spaventato, disse che la mamma di Loris urlava sempre contro suo figlio, arrivò addirittura a definirla una pazza”.
Un ultimo ed agghiacciante dettaglio, inoltre, emerge proprio in relazione agli ultimi vita del piccolo Loris.
“Era un bambino esile e con scarsa crescita”, si legge nell’ordinanza. Ma nell’ultimo mese prima del suo omicidio accadde qualcosa che aggravò la situazione. “Secondo le indicazioni della pediatra, in base alle visite fatte – scrivono i carabinieri in una nota del 12 dicembre – il peso di Loris era di 17,3kg il 24 settembre e 13,3kg il 13 ottobre”. Quattro chili persi in venti giorni.
Ad aggravare ulteriormente la situazione della Panarello giungono alcuni filmati diramati nel corso della trasmissione di Raitre ‘Chi l’ha Visto?’.
Si tratta di filmati ripresi dalle telecamere di Santa Croce Camerina e visionati dal papà del bambino. Davide Stival ha riconosciuto il figlio nel video ripreso davanti casa sua e ha quindi contraddetto la versione della moglie. Il piccolo, pertanto, quel giorno non sarebbe andato a scuola, ma era tornato con la mamma e il fratellino la mattina della scomparsa.
Un altro video, che risale al giorno prima della scomparsa, mostra invece il piccolo rientrare in auto all’uscita di scuola. In un fotogramma abbastanza nitido il piccolo compie un movimento in avanti con la testa, come se la mamma lo stesse strattonando.