Don Mauro, giovane sacerdote di Gallarate, ha scatenato una polemica dichiarando -durante un’omelia- che i giovani “possono partire volontari per missioni umanitarie in Brasile, in Africa o a Napoli”
La questione ha preso il via grazie alla segnalazione di una parrocchiana di origini partenopee, che non ha gradito il riferimento alla sua città nel contesto dell’emergenza sociale, ed ha deciso di riferire la frase a siti web e quotidiani.
Il prete, coadiutore della comunità pastorale che riunisce quattro parrocchie cittadine, ha avuto l’opportunità di spiegare la sua affermazione tanto fraintesa: “Ho citato Napoli per far capire che si può fare volontariato in posti vicini o lontani ed in contesti diversi, avrei potuto indicare qualsiasi altro posto d’Italia, ad esempio la cintura di Milano“ spiega il Don a VareseNews
Sarebbe invece falsa la frase riportata dal Corriere del Mezzogiorno: il sacerdote non avrebbe mai detto che “a Napoli i bambini vivono in strada” ma semplicemente che “giocano per strada”, immagine evocatagli dal ricordo di alcuni ragazzini che aveva visto giocare a calcio nella piazza antistante la Basilica di Sorrento, dov’è stato una volta. Nella bella città all’ombra del Vesuvio, invece, il religioso non ci è mai stato.
La comunità parrocchiale della provincia di Varese ha deciso di tenere un profilo basso e di non farsi trascinare nell’occhio del ciclone mediatico: sono stati numerosi gli utenti dei social, naturalmente soprattutto napoletani, che hanno commentato in toni piuttosto accesi la vicenda, comprensibilmente.