Si terrà nelle giornate del 4, 5 e 6 febbraio 2015 il 1° Summit sulla Sanità a Napoli, nella Sala V del Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore, in via dei Tribunali.
“Prendersi cura di Napoli e/è prendersi cura dei napoletani. Per questo, la sanità è un tema che mi sta particolarmente a cuore. – si legge in una nota del sindaco de Magistris – Nonostante il sistema sanitario sia una competenza della Regione Campania, ogni sindaco ha responsabilità in merito alla salute pubblica ed io, in particolare, mi sono sempre impegnato per il benessere dei cittadini con particolare attenzione. Perché Napoli è gravata da particolari problemi legati ai livelli di deprivazione e povertà di una parte della popolazione. Perché a Napoli abbiamo siti di interesse nazionale da bonificare, dal cui recupero dipende un ulteriore rilancio della città. Perché non c’è politica pubblica del Comune che non abbia un riflesso sulla salute e sul benessere dei napoletani. Dal contrasto alla povertà, alle politiche per lo sport, ogni nostra iniziativa mette i cittadini al centro.
Perfino attraverso le politiche sulla mobilità possiamo prenderci cura dei napoletani, perché promuovere l’uso della bicicletta significa favorire uno stile di vita più sano: meno malattie e meno soldi pubblici spesi per le cure; la quadratura del cerchio. In questa ottica di sistema, dall’inizio del mio mandato, ho personalmente visitato tutti gli ospedali di Napoli. Anche se si trattava di strutture sulle quali non avevo responsabilità dirette: credo fortemente, infatti, che vedere e toccare con mano le condizioni di lavoro del personale sanitario, conoscere il dolore o i problemi dei pazienti, ci consenta di promuovere idee, azioni e strategie per un Comune più vicino ai cittadini; per una Sanità che sia, sempre più, diritto costituzionale pieno e incomprimibile. Troppo spesso, in questi ultimi anni, sono state invocate e strumentalizzate, da parte di una politica irresponsabile, le giuste esigenze di economicità, efficacia ed efficienza, solo per favorire tagli indiscriminati allo stato sociale e ai diritti di tutte e tutti. Noi, al Comune di Napoli, abbiamo messo i cittadini al centro del nostro laboratorio politico, non interessi, denaro o altri feticci ideologici del pensiero unico dominante.
Crediamo che la Sanità non possa essere sacrificata in nome dell’austerità e della spending review e che si possa trovare una sintesi fra le gestione oculata dei bilanci e i diritti costituzionali. Non perdiamo occasione di dimostrarlo: lo abbiamo fatto istituendo, primi in Italia, un osservatorio sulla salute, anche per svelare quali costi sociali il nostro popolo ha pagato per colpa delle bonifiche mai partite, delle discariche abusive, degli interessi delle ecomafie. Lo abbiamo fatto ordinando a chi ha inquinato di bonificare, secondo il principio “chi inquina paghi”. Lo facciamo oggi, chiamando a raccolta la città per questo I summit sulla Sanità. Per ricordare, ancora una volta, alla città, e a chi volesse speculare sulla pelle della gente, che la salute è un bene comune. Senza se e senza ma.”
Ad “aprire le danze” sarà proprio il primo cittadino di Napoli, domani, mercoledì 4 febbraio, alle ore 10,00. La sua relazione, dopo il saluto del Presidente del Consiglio Comunale Raimondo Pasquino, precederà la tavola rotonda che sarà moderata ed introdotta dalla relazione di Vincenzo Gallotto delegato alla Sanità del Comune di Napoli e che prevede l’intervento di 15 protagonisti.
Dopo la sessione pomeridiana il summit riprenderà il 5 febbraio, sempre presso il complesso di via Tribunali, con due tavole rotonde, la prima alle ore 10 su “Punti nascita e assistenza neonatale nella città di Napoli” e la seconda alle ore 16 su “il pronto soccorso nel centro storico“.
La giornata conclusiva di venerdì 6 febbraio inizierà alle ore 11 alla presenza del Sindaco e dei Direttori Generali delle Aziende ospedaliere, dell’ARSAN e dei vertici sindacali– sia di funzione pubblica che medici – di CGIL CISL e UIL e di quelli di categoria ANAAO ASSOMED, CIMO e SUMAI.
Nel corso della giornata, che dovrebbe concludersi entro le 13, verrà preparato un documento finale, con l’analisi e le proposte emerse che sarà poi inviato ai competenti organismi legiferanti in materia sanitaria.