Niko Merola è un giovane di 22 anni artefice del delitto della 53enne Annamaria Sales.
Un delitto che racconta molto di più di una “semplice” morte.
Il tragico episodio si è consumato a Santa Maria Capua Vetere ed è scaturito da una pregressa e misteriosa morte.
Il corpo esanime della madre di Niko era stato ritrovato, per l’appunto, la sera del 3 settembre del 2013 con il cranio fracassato, nei pressi della stazione ferroviaria di Santa Maria Capua Vetere, in una zona solitamente frequentata da prostitute.
Il ragazzo riteneva che la vittima fosse a conoscenza di informazioni relative alla tragica fine della mamma, quindi, ieri sera, intorno alle 23, si è recato presso l’abitazione della donna, al piano rialzato di via Giannotti, forse in uno stato di alterazione provocato dall’assunzione di alcol o droga, per chiedere lumi sulla morte della madre. La donna lo ha respinto non aprendogli la porta di casa. Intorno alle 2:30 il giovane è ritornato, ha bussato alla porta, ma neppure questa volta la donna ha aperto. A questo punto Merola le ha chiesto se almeno gli facesse accendere una sigaretta dalla finestra. La donna si è affacciata e la discussione è ripresa per poi sfociare in una lite al culmine della quale Niko Merola ha estratto una pistola 7,65 e ha sparato un solo colpo, che ha colpito la donna al torace, uccidendola davanti alla figlia di 21 anni, Carmen Capasso.
Prima di fuggire si è rivolto alla giovane e le ha detto: “Io non ho mia madre e ora anche tu sei senza madre”.
Il giovane si rifugiato a casa del padre, con il quale non convive. L’uomo ha quindi avvertito i Carabinieri che, insieme agli agenti del Commissariato di Santa Maria Capua Vetere e della Squadra Mobile della Questura di Caserta, l’hanno fermato con l’accusa di omicidio e porto abusivo d’arma da fuoco.