I membri dell’associazione “Sii turista della tua città” non si aspettavano di ricevere una medaglia al valore, ma mai avrebbero immaginato d’innescare un incidente diplomatico ed un caso mediatico di così vasta portata ed anche capace di protrarsi per oltre una settimana, per essersi armati di guanti e spugnette per ripulire la fontana di Monteoliveto.
Già, gli artefici di questa iniziativa spontanea si sono visti ben presto accusare di aver arrecato danni alla fontana durante l’intervento di pulizia, di aver agito senza autorizzazioni e con l’assenza di restauratori professionisti.
Una guerra di illazioni, contestazioni, dissensi e consensi tiene banco da giorni su Faceboook, rimbalzano messaggi di consiglieri ed assessori che condannano o, di contro, approvano l’iniziativa.
Tributare uno schietto plauso scevro di polemiche a questo gruppo di “paladini della civiltà” appare, quindi, un’impresa non solo ardua, quanto impossibile da perseguire.
I dubbi e le perplessità non si placano, tra i primi a scagliarsi contro l’opera di ripulitura del gruppo di volontari, figurano il Comitato Portosalvo e il presidente della II Municipalità Francesco De Chirico, tra i più alacri sostenitori del danneggiamento arrecato dalle retine utilizzate e bocciano l’esecuzione di attività analoghe all’insegna dell’improvvisazione da parte di persone inesperte.
De Chirico ha voluto pure sottolineare come la stessa fontana faccia parte di uno dei 27 monumenti che saranno restaurati nel progetto Monumentando che prevede un finanziamento di 3,5 milioni di euro di cui 76mila sono per l’opera di piazzetta Monteoliveto.
Una questione che scolpisce uno scenario ambiguo, contorto e pregno di contraddittorietà: non dovrebbe essere punito chi imbratta? Allora perché si punta il dito contro chi pulisce? Perché non si fa leva sul senso di civiltà dei napoletani per promuovere iniziative simili, magari con la supervisione di personal addetto e qualificato?