Dappertutto ci si lamenta della nuova mania dei social, che vedono bambini, giovani e adulti impegnati a costruire il proprio mondo virtuale mentre le capacità di relazionarsi con chi si ha accanto diminuiscono.
A chi non è capitato, chattando, di inserire una “faccina” sorridente, quando in realtà non provava quell’emozione che voleva trasmettere?
Tutte maschere. Citazioni altrui al posto dei nostri pensieri, foto di vacanze in posti extralusso, con persone fantastiche, con quel vip, modificate con quell’app che oggi è di moda, in cui indossiamo l’abito di quella firma, anche noi. E quindi siamo a posto. Siamo come gli altri. Niente di diverso, di anomalo. “(N)o(r)mologati“.
Ma la verità è che ormai ci siamo dentro.
In autobus ascoltiamo l’ipod, e una frase della canzone che rappresenta la nostra emozione del momento diventa immediatamente il nuovo “stato” di Facebook. Incontriamo qualcuno e vogliamo farlo sapere a tutti. Ci fidanziamo, ci lasciamo, ci trasferiamo, guardiamo un film… Ed è come se partecipassimo ad un reality: a tutte le ore, tutti devono poter vedere dove siamo, leggere cosa pensiamo, perché poi in base ai “mi piace”, ai “commenti” e alle “condivisioni” ci sentiamo popolari. Come se il nostro profilo social fosse un giornale su cui da soli creiamo le nostre interviste a noi stessi. Rispondendo a domande che nessuno ci pone, rappresentando opinioni non nostre, proponendo fotografie senza difetti e quindi quasi finte.
Questa la questione protagonista del Calendario delle Studentesse 2015, promosso dall’équipe di Arakne communication, società copywriter che ha organizzato un casting per le ragazze dai diciotto ai trent’anni che frequentano qualsiasi ateneo italiano. Un primo casting online ha visto numerose giovani inviare la propria foto e il proprio curriculum attraverso un’apposita scheda su www.ilcalendariodellestudentesse.it. In seguito, c’è stato il casting live nella Villa Diamante di Napoli.
Nel sito è possibile dare un’occhiata al video del backstage e agli scatti: mese dopo mese, le trenta modelle, i cinquanta esperti di arte, moda e bellezza e le dodici prestigiose firme della fotografia, hanno riprodotto le “versioni socialmaniac” di Jessica Rabbit, del principe azzurro, dell’Ultima cena, della Dama con ermellino, ecc. Un progetto molto ben riuscito, in cui ogni figura esalta il proprio ego ignorando qualsiasi altra persona si trovi oltre il suo naso.
Il Calendario delle Studentesse, giunto alla nona edizione, dal 2007 ha affrontato vari temi: La sicurezza stradale, I colori del cibo, Il rinascimento tecnologico, Anoressia? No Grazie!, Il meglio di Darwin, Italians do it better, EarthonHearth, Onerace, #ilcoraggioèdonna.