Scandalo al Teatro Mercadante di Napoli per presunte irregolarità nel concorso pubblico per 15 assunzioni.
Circa un mese fa il consiglio di amministrazione del Teatro ha pubblicato un avviso per l’assunzione di 15 nuove figure professionali a tempo indeterminato, iniziativa che il nuovo Decreto Governativo Valore Cultura impone agli Stabili che vogliono diventare Teatri Nazionali. Una grande opportunita’ per 1400 operatori (tante sono state le domande arrivate) che si è dissolta a causa della mancanza di trasparenza delle procedure di selezione affidata ad un’ agenzia che si occupa di ricerca e selezione di risorse umane.
Si denunciano in particolare l’assenza di criteri chiari di preselezione, l’inaccessibilità ai documenti per i candidati, la mancata pubblicazione dell’elenco delle candidature ricevute, arrivate al Teatro tramite email e non per posta certificata e il ritardo con cui sono state rese note le date dei colloqui valutativi tanto da impedire ai candidati di presentarsi in tempo utile per la selezione.
In virtù di questo molti sono i candidati che hanno presentato ricorso affinché le selezioni siano annullate e regolarizzate attraverso un bando di concorso pubblico.
Il presidente della commissione concorsuale Galgano commenta: “Non esprimo giudizi, in un senso o in un altro e penso di aver eseguito il mio compito in modo conforme alle regole. Coloro che vogliono fare ricorso, lo facciano”.
Nel frattempo si e’ scoperto che tra i vincitori finali delle selezioni compare il nome e cognome della compagna del portavoce dell’Assessorato alla Cultura della Regione Campania Raffaele Riccio. L’assessore alla Cultura della Regione Campania,socio fondatore del Teatro Mercadante ,Caterina Miraglia, non sembra essere turbata da un possibile conflitto di interessi e risponde alle accuse dicendo “con i nomi scelti non c’entro nulla.”
Adriano Giannola, presidente del Consiglio di amministrazione del Mercadante, ha rassicurato l’assessore comunale alla Cultura, Nino Daniele, che il concorso si è svolto nell’assoluta trasparenza delle procedure.
Qualunque sia la conclusione della vicenda si è scritta l’ennesima pagina che getta ombra e fango su uno dei più importanti Teatri della città, gia’ al centro di numerose polemiche per l’attuale gestione ritenuta fallimentare da molti addetti ai lavori.