I percorsi della vita portano su tante strade; si fanno scelte e ogni volta che si sceglie si rinuncia a qualcosa, perché la vita è così.
Ma ai sogni non si è capaci di rinunciare: li vedi calpestati e umiliati, si inizia a essere arrabbiati con il mondo intero, la sfiducia che scava dentro e sentirsi impotenti, per passare i giorni a dirsi di “non mollare che tanto prima o poi qualcosa accadrà“, ma il tempo è spietato e passa, non accade nulla, tranne che vedere quello che ti spetta rubato e solo per agganci giusti, persone giuste.
E tutto il tuo tempo per imparare e che a nessuno interessa.
Emanuele ha 30 anni e un diploma in grafica pubblicitaria. Nel suo paese del profondo sud, lavora in un bar, caffè su caffè, brioches e conti da far quadrare, l’amore che “deve” aspettare, perché non si può.
Sente per caso da un cliente che in Danimarca danno un sussidio di 2mila euro ai disoccupati e pensa di aver versato troppo cognac al cliente, ma è tutto vero, invece. In appena 3 giorni lascia il lavoro, compra il biglietto aereo e dice alla sua ragazza: “Aspettami.” Ma non sarà lei ad aspettare lui; lo farà Emanuele, quando andrà a prenderla in aeroporto, perché ha deciso anche lei di provarci, con pochi soldi, ma insieme, tanto è questo che conta. Hanno lasciato il sole della loro terra e si muovono in bici sotto la pioggia, si aiutano come possono e con il loro inglese scolastico, iniziano a cercare lavoro, vanno a una scuola serale per imparare il danese e fanno piccoli lavoretti a termine.
Pochi mesi dopo, la Danimarca diventa il loro paese e tra le nuvole il sole: lui contratto a tempo indeterminato presso un’agenzia di pubblicità e lei serve cappuccini in un pub che ha il sapore del Natale perché forse Babbo Natale esiste e ha la faccia di una sirenetta che guarda il mare.
Emanuele e il suo amore hanno realizzato un sogno che ha avuto un prezzo alto, ma ci hanno fatto capire che non si può rinunciare ai sogni e che si possono realizzare: non è coraggio…è crederci.