Le prime due partite dei Quarti di finale di Coppa Italia hanno visto la Lazio e la Juventus conquistare la qualificazione a spese rispettivamente di Milan e Parma. I biancocelesti martedì hanno bissato la vittoria di campionato contro i rossoneri andando a vincere anche a San Siro: causa le numerosi defezioni in entrambe le squadre sia Inzaghi che Pioli non possono effettuare un eccessivo turnover, per cui in campo ci sono tanti titolari. Il Milan, desideroso di riscattare le ultime terribili prestazioni in campionato, scende in campo con tanta voglia ma con poca lucidità, con i rossoneri che sbagliano in numerose occasioni anche appoggi semplici, rischiando per ben due volte nel primo tempo di mandare in rete gli avversari con dei sanguinosi retropassaggi ad opera di Abate e Menez; nel primo caso è Klose a non sfruttare l’occasione spedendo alto sopra la traversa, mentre nel secondo caso è Keita ad essere lanciato a rete e viene stoppato da una prodigiosa uscita a centrocampo di Abbiati, rispolverato per l’occasione al posto di Diego Lopez. In avanti Pazzini ha pochi palloni giocabili, è costretto a fare continuamente a spallate con la retroguardia ospite, Menez è troppo egoista e non riesce a dialogare con i compagni, mentre Cerci si sbatte ma non riesce a rendersi pericoloso. A sbloccare la partita è un calcio di rigore assegnato alla Lazio per un fallo di mano in area di Albertazzi: dal dischetto si presenta il vice campione del mondo Biglia, che spiazza senza problemi il portiere avversario. Per il Milan la partita si mette in salita anche se, a pochi minuti dalla fine del primo tempo, Cana si becca un doppio giallo in pochi minuti e lascia in dieci i suoi per tutta la ripresa; al rientro in campo il Milan assedia nella propria metà campo la Lazio senza però creare vere e proprie palle gol, lasciando la possibilità alla Lazio di ripartire in contropiede: in due casi i biancocelesti hanno sfiorato il raddoppio, prima con Keita che ha colpito un clamoroso palo e poi con Onazi che tutto solo al limite dell’area non ha inquadrato lo specchio della porta. Il forcing finale dei padroni di casa produce solamente due occasioni con Pazzini e Cerci: il centravanti riesce a girare all’incrocio dei pali dal limite dell’area ma il gol non viene convalidato a causa di un tocco con il braccio dell’ex Inter, mentre l’ex granata si vede annullare per un millimetrico fuorigioco la rete nel finale di gara. Nonostante la sconfitta la panchina di Inzaghi, a detta dell’AD Galliani, resta salda: ora l’unico obiettivo rimasto per i rossoneri è quello di far bene in campionato, mentre per la Lazio si aprono le porte delle Semifinale dove troverà una tra Napoli e Inter.
Ieri sera si è giocato, invece, al Tardini di Parma, dove la squadra di Donadoni ospitava la Juventus capolista in campionato: i gialloblù sono in una situazione drammatica, con la nuova società che non è ancora riuscita a saldare gli impegni salariali con i giocatori, tanto che Cassano lunedì scorso ha deciso di rescindere il contratto con il Parma, e presto altri giocatori potrebbero seguirne l’esempio come Lodi e Galloppa. Per l’occasione Allegri decide di schierare un inedito 4-3-3 rispolverando giocatori poco impiegati fino ad ora come Pepe e Coman, schierati sugli esterni a supporto della punta centrale Llorente; su un campo decisamente poco pratico, i bianconeri trovano fin da subito delle difficoltà, scontrandosi con il grande muro difensivo opposto dai padroni di casa, schierato con un coperto 5-3-2. Nella ripresa la musica non cambia e, viste le difficoltà, Allegri decide di buttare nella mischia Pogba e Morata: proprio lo spagnolo risulta decisivo quando al 90′, imbeccato da un bel passaggio filtrante di Llorente (partito in posizione di fuorigioco millimetrico), batte Mirante e regala la qualificazione ai suoi, che nel prossimo turno si troveranno di fronte la Fiorentina, eterna rivale dei bianconeri, o la Roma, squadra contro la quale attualmente si sta giocando il titolo. A completare il quadro dei Quarti di Coppa Italia ci saranno le partite di settimana prossima: si inizia martedì all’Olimpico con la Roma che ospita la Fiorentina, mentre mercoledì sarà il Napoli a sfidare al San Paolo l’Inter di Mancini.